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Eleanor's POV
Sento le lacrime iniziare a bagnare le mie guance, mentre continuo a guardare il viso di mio fratello ancora davanti a me.
Yoongi...è sempre stato Yoongi il segugio...
E ora che l'ho pensato, iniziano a tornarmi alla mente tanti indizi a cui non avevo dato poi più di tanto peso.
Come quando mi fissava senza sbattere le palpebre e non si ricordava di averlo fatto una volta tornato sulla terra, le chiazze nere sul muro sopra la sua scrivania, le quali devono essere state causate da qualche sua fiamma fuori controllo, e la polvere nera che quel giorno ho trovato nella doccia.
Credevo fosse terra, o semplicemente sporcizia dovuta ai suoi allenamenti di basket, in realtà era fuliggine.

<< La padrona ha scelto il mio nome>> dice annuendo.

Poi si alza in piedi, porgendomi una mano infuocata per aiutarmi a fare lo stesso.
L'afferro, nonostante il timore che possa bruciarmi cosa che, ovviamente, non accade.
Yoongi mi solleva rimettendomi in piedi e osservando confuso le mie lacrime.

<< La padrona si è ferita?>> domanda, osservandomi qualche istante, per tentare di scovare qualche graffio sulla mia pelle.

<< No io...sto bene>> ammetto, cercando di riprendermi.

Lui mi osserva ancora qualche istante, quando sento una sensazione strana invadere il mio corpo.
Non riesco più a muovermi, né a parlare.
Provo a sollevare una mano ma non ci riesco, posso solamente stare a guardare ciò che succede.

<< Portami dove sai>>

È la mia voce a dirlo, ma io non l'ho minimamente pensato.
Corrugo la fronte, intanto che Yoongi annuisce, voltandosi e permettendomi di seguirlo, mentre mi fa strada in mezzo al bosco.
Non riesco a capire cosa diavolo mi prende.
Le mie gambe sembrano muoversi senza il mio consenso e tutto ha l'aria di essere...un sogno.
La Banshee, deve aver preso possesso del mio corpo.
Jin mi ha detto che sarebbe potuto succedere perciò...credo che l'unica cosa che posso fare ora è stare a vedere come andrà a finire.
Seguo Yoongi in mezzo agli alberi, addentrandoci in una parte del bosco in cui non sono mai stata.
Mi rendo conto che nessuno deve venire qui da tanti anni, visti i cespugli e le erbacce selvatiche, i quali riuscirebbero ad impedirci il passaggio, se solo non ci fosse un sentiero, il quale sembra stato creato bruciando gli arbusti secchi.
Non ci metto molto a capire chi sia stato, né tantomeno a rendermi conto che lui deve già essere venuto qui varie volte.
Ci addentriamo lungo quel sentiero, mentre gli arbusti solleticano le mie gambe.
Rabbrividisco leggermente quando noto alcune foglie sporche di sangue, ma cerco di convincermi che sia di qualche animale.
Continuo a camminare, provando a non pensare al peggio, quando Yoongi, davanti a me, si ferma.
Si volta verso di me, puntando i suoi occhi nei miei, poi si inginocchia, inchinandosi a me, permettendomi di osservare la distesa di cadaveri alle sue spalle, poco prima del lago.

<< Per te, mia signora>> dice.

Faccio correre gli occhi su quell'ammasso di corpi morti.
Sono così tanti che non riesco neanche a vedere il terreno.
Sento un conato di vomito risalirmi la gola, ma qualcuno lo respinge al posto mio.
Cerco anche di distogliere lo sguardo per non guardare una scena del genere ma, di nuovo, la Banshee non mi accontenta, costringendomi ad osservare quello spettacolo ripugnante.

<< Hai fatto un buon lavoro Yoongi>> dico, o meglio dice, intanto che lo sorpasso.

Deglutisco, sentendo altre lacrime bagnarmi gli occhi mentre inizio a camminare su quei corpi inermi.
Sento il cuore battermi all'impazzata quando ne riconosco anche alcuni.
Scorgo il poliziotto del vicolo e l'uomo del negozio di gioielli, i quali sono posti sopra altri corpi, messi a loro volta su altri corpi.
Un acre odore di sangue giunge alle mie narici, e non posso fare a meno di provare a combattere nuovamente contro la Banshee, senza però riuscirci.
Il mio sguardo si alza, controllato da lei, puntandosi su quello che sembra il ceppo di un'enorme quercia, la quale deve essere stata tagliata tanto tempo fa.
Non so per quale motivo, ma dentro di me sento di doverla raggiungere e, se questo significa non dover più camminare sui cadaveri, che così sia.
Inizio a correre in quella direzione, cercando di ignorare la sensazione degli arti e delle teste sotto i miei piedi, fino a che non sento la superficie piatta del legno.
Mi lascio cadere su di esso, rendendomi conto di aver riacquisito il controllo del mio corpo, anche se è abbastanza inutile ora perché non saprei da che parte muovermi, visto che sono circondata da cadaveri.
Strizzo forte gli occhi, socchiudendoli solo quando sento un calore tenute alle mie spalle.
Lo osservo dal basso, mentre lui mi guarda qualche istante dall'alto, poi si siede a sua volta sul ceppo, circondandomi con le sue gambe e avvolgendomi nelle sue braccia.
Non so perché mi stia abbracciando.
Vorrei chiederglielo, ma in questo momento non ne ho la forza.
Ringrazio solo il fatto che le sue fiamme mi impediscano di vedere i corpi, così mi concentro sul lago davanti a me.
Quando, purtroppo, i miei occhi cadono su una figura non troppo lontana da noi.
È piccola, piena di sangue e inerme.
In una mano stringe un orsacchiotto di pezza, quasi l'abbia artigliato con le unghie, mentre i suoi occhi sono spalancati, vitrei e senza vita.

La bambina?

Tranquilla, l'abbiamo salvata...

Il ricordo delle parole di Jungkook mi colpisce come un proiettile, e questo non fa altro che farmi sentire maggiormente schifo.
Per una volta, per una sola ed unica volta ho creduto di non essere un mostro, ho creduto di poter essere d'aiuto a qualcuno, invece servo solo a portare dispiacere.
Non c'è nulla che possa fare se non predire la morte di chi non riuscirà mai a salvarsi, ed è uno schifo vivere così.
Mi copro il viso con le mani facendomi più piccola contro il petto del segugio, mentre lui mi stringe maggiormente a se.
Lascio che quelle ultime lacrime abbandonino i miei occhi, per poi scoprire il mio viso e guardare in alto per fermarle.
I miei occhi incontrano il profilo di mio fratello e l'unica cosa che mi verrebbe da fare ora sarebbe ridere.
Chi avrebbe mai pensato che dopo tutti quegli anni passati ad odiarci, io e lui fossimo la coppia soprannaturale che non può vivere senza l'altro?!
L'osservo mentre i suoi occhi sono fissi sul lago, decido di fare lo stesso, osservare quella superficie specchiata che sta riflettendo la luce della luna, mentre nella mia mente compare come un flash l'immagine di me e Yoongi, davanti a questo lago, a mangiare marshmallow.
Dura solo un secondo, eppure sembra così reale.
Forse perché siamo insieme e questo incrementa i miei ricordi, o forse perché il posto è lo stesso...solo con qualche cadavere di troppo.

𝐒𝐔𝐏𝐄𝐑𝐍𝐀𝐓𝐔𝐑𝐀𝐋 | 𝐤𝐧𝐣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora