𝐒𝐔𝐏𝐄𝐑𝐍𝐀𝐓𝐔𝐑𝐀𝐋 | 𝐤𝐧𝐣

136.

Namjoon's POV
Mi assicuro che Sunmi abbia capito il mio ordine di tenere il corpo di Eleanor al sicuro, prima di buttarmi nel putiferio creatosi da poco intorno a noi, alla ricerca dell'unico responsabile di tutta questa faccenda.
Non ci vedo più dalla rabbia, e ciò mi porta a lacerare la pelle di chiunque mi capiti a tiro, lasciando che i miei artigli affondino nella loro carne senza alcuna pietà.
Scuoto leggermente la testa, sperando che questo basti ad impedire alle mie emozioni di sopraffarmi, ma dato che non funziona, colpisco un cacciatore all'occhio destro, mentre blocco una freccia proveniente da sinistra con l'altra mano, per poi spezzarla a metà con la forza del palmo, usando successivamente la parte della punta d'argento per annientare un ennesimo cacciatore, rendendomi così conto che se mi tengo occupato a fare altro riesco a non pensare a lei.
Una volta finito di abbattere quei pochi cacciatori, mi fermo qualche istante, in cerca della mia prossima preda.
Stringo i denti, mentre il viso sorridente della mia Eleanor si contrappone alla sua espressione stanca e distrutta, prima che emanasse il suo ultimo respiro.
Serro le mani in due pugni, sfogandomi successivamente sul viso di un malcapitato che mi si para involontariamente davanti.
Colpisco il suo volto, spezzandogli il polso quando prova a difendersi, fino a quando non mi accorgo di un bagliore arancione lì vicino.
Alzo lo sguardo, osservando Yoongi camminare nella mia direzione, con gli occhi di un luminoso arancio puntati su qualcosa che si trova alle mie spalle.
Mi volto, notando Taehyung entrare nel bosco con Eleanor tra le sue braccia, mentre Sunmi gli guarda le spalle.
Capisco subito che il segugio crede la stiano portando via per farle del male, così prendo in mano la situazione.

<< Yoongi...>> lo chiamo, riuscendo ad attirare la sua attenzione
<< La stanno portando al sicuro>> gli spiego

<< La padrona sta male.
Posso sentirlo>> afferma con la sua voce profonda.

Sinceramente non so come rispondere a questo, ma non ne ho bisogno, perché veniamo interrotti dall'arrivo di un Hoseok ansimante.

<< Si stanno ritirando>> mi informa con il fiato corto, mentre con un dito indica alle sue spalle.

Osservo il campo di battaglia ed, effettivamente, oltre ai corpi di alcuni malcapitati che non credo siano sopravvissuti, riesco a scorgere le figure degli ultimi superstiti, di quell'enorme esercito che erano all'inizio della notte, darsela a gambe dentro il bosco.

<< No>> ringhio, superando Yoongi e Hoseok, in cerca del mio vero obbiettivo.

Arrivo alla fine della periferia e il mio sguardo non può fare a meno di intercettare qualcosa di veloce, riconoscendo l'arco che porta sulla schiena, mentre corre dentro il parco abbandonato.
Lo seguo a ruota, riuscendo a placcarlo prima che possa fare anche solo un altro passo.
Faccio si che si volti verso di me, poi osservo il suo viso illuminato dalla luce della luna, scagliandomi infine su quest'ultimo.
Sfogo la mia rabbia pugno dopo pugno, provando un breve istante di pace ogni volta che le mie nocche vengono a contatto con la sua pelle, fino a che non mi torna in mente ciò che è successo, così riprendo a colpirlo più velocemente e più forte, fino a che il familiare odore metallico del sangue non giunge alle mie narici.

<< N- Namjoon...>> mugola dolorante

Non lo ascolto e continuo a colpirlo, ancora troppo arrabbiato per fermarmi adesso.

<< Ti...ti prego...>> continua

Blocco i miei movimenti solo per ammirare il mio lavoro.
La pelle del suo viso è lacerata e piena di sangue, e credo che neanche sua madre sarebbe capace di riconoscerlo al momento, ma non sono ancora soddisfatto.
Alzo il pugno destro, pronto a ricominciare, quando Minho si copre il viso con le braccia.