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Sunmi's POV
Non ho per niente voglia di vedere mio cugino.
Ora come ora l'unica cosa di cui mi importa davvero è Eleanor, anche perché da quando Jungkook l'ha portata via non ho più saputo niente.
Ho provato a chiedergli come stava una volta che è tornato in palestra, mettendo da parte la nostra faida e, per un momento, sembrava anche intenzionato a rispondermi, poi però mi ha superata senza darmi la ben che minima spiegazione.
Ho provato a contattare Eleanor appena uscita da scuola e, quando non mi ha risposto, ho fatto il numero di Yoongi, il quale mi ha detto di essere in farmacia per acquistare un farmaco specifico per sua sorella.
Vorrei davvero raggiungerla e stare con lei.
Avrà sicuramente bisogno di qualcuno in questo momento, e invece io sono qui, davanti a questa maledettissima baita che ora è diventata il covo di Minho.
Busso tre volte, battendo più forte la mano sul legno nel dare il quarto pugno, dovrebbe essere una specie di parola d'ordine se non sbaglio.
La porta si apre, mostrandomi Yuri, la quale ha una smorfia infastidita dipinta sul volto.
Non le sono mai andata a genio, ma il sentimento è reciproco.
Faccio il mio ingresso all'interno della casa, mentre lei chiude la porta alle mie spalle con un movimento del piede.

<< Ti sta aspettando di sotto>> mi informa, facendomi un cenno annoiato verso le scale che portano allo scantinato, poi si avvia verso la cucina.

Guardo con un po' di timore le scale, prima di avviarmi lentamente verso di esse.
Scendo, gradino dopo gradino, arrivando davanti a quella porta che ormai mi ha nascosto non so quanti segreti.
Quando la apro però, non posso fare a meno di rivivere chiaramente nella mia mente le immagini di Eleanor, legata a quella gabbia di metallo, e sono costretta a scuotere forte la testa per rimuoverle.
Poi mi ricordo cosa sto per fare e sopratutto per chi, così mi stampo in viso la solita espressione che mi sono imposta di usare in presenza di Minho, facendo successivamente il mio ingresso all'interno dello scantinato.

<< Sei arrivata finalmente>> dice, dopo aver alzato qualche istante lo sguardo su di me.

<< L'autobus era in ritardo>> spiego con non curanza, avvicinandomi al tavolo su cui sta lavorando.

È intento a mescolare uno strano miscuglio all'interno di un barattolo trasparente, e il fatto che il resto del perimetro del tavolo sia occupato da armi, non mi tranquillizza affatto, ma cerco di non darlo a vedere.

<< Come mai tutta questa roba?>> domando, accarezzando con l'indice la canna di una pistola.

<< Devo capire cosa farti usare per la tua prova>> dice, sollevando il barattolo per osservare il liquido, adesso di un giallo acceso, alla pari con i suoi occhi.

Alzo entrambe le sopracciglia, sorpresa.

<< La mia prova?>> domando, confusa.

<< Si...>> mugola, aggiungendo della polverina grigia al composto, che lo fa diventare di un giallo quasi fluorescente.
<< Yuri mi ha fatto aprire gli occhi.
Non posso fidarmi di te, senza una dimostrazione pratica che tu abbia definitivamente chiuso con tutti loro...>> mi spiega, riprendendo a mescolare.
<< Così ho ideato una prova che mi dimostrerà la tua fiducia verso di noi...>> dice infine, sorridendomi leggermente, un sorriso falso, ovviamente.

Maledetta Yuri.
C'era quasi cascato.
Bastava ancora un po' di recitazione e mi avrebbe rivelato il suo piano per la guerra contro Namjoon.
Ma non posso tirarmi indietro ora, capirebbe tutto e per me sarebbe la fine.

𝐒𝐔𝐏𝐄𝐑𝐍𝐀𝐓𝐔𝐑𝐀𝐋 | 𝐤𝐧𝐣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora