𝐒𝐔𝐏𝐄𝐑𝐍𝐀𝐓𝐔𝐑𝐀𝐋 | 𝐤𝐧𝐣

25.

Eleanor's POV
Osservo tutta la scena dai sedili posteriori.
Namjoon che afferra Jungkook e lo sbatte contro il tronco di un albero, per poi urlargli contro mentre il più piccolo strizza gli occhi impaurito.

<< Oh guarda, una farfalla>> commenta Taehyung, attirando la mia attenzione su di se.

Si sporge appoggiandosi al cruscotto dell'auto e ammirando una farfalla posatasi sul parabrezza.
Sono indecisa se dire qualcosa o meno.
Questo ragazzo è davvero strano e in ogni caso non credo mi sentirebbe, sembra abbastanza nel suo mondo in questo momento.

<< Non ti azzardare mai più a scappare in questo modo>> esclama Namjoon, prima di aprire la portiera opposta alla mia e scaraventando Jungkook dentro l'auto, il quale mi finisce addosso, con la testa sulle mie cosce.

Mi tiro indietro il più possibile, posando la schiena al sedile, mentre entrambi vediamo gli occhi di Namjoon diventare rossi alla vista di noi in questa posizione.
Jungkook si mette subito a sedere, poi l'Alpha sbatte la portiera, facendo il giro e salendo al posto del guidatore.
Parte spedito verso la tana, andando ad una velocità tale che devo reggermi al suo sedile per non venire sbalzata all'indietro.
Quando arriviamo parcheggia all'interno del suo garage, poi scende avviandosi dentro la tana senza aspettare nessuno.

<< Credo che Hyung sia di cattivo umore>> ci informa Taehyung, come se noi non ce ne fossimo accorti.

Lo seguiamo all'interno, trovandolo nel suo salotto.

<< Taehyung, con Jungkook.
Assicurati che faccia quindici giri del bosco>> dice serio.

Spalanco gli occhi.

<< Quindici?>> esclama Jungkook.
<< Ma è un bosco di almeno sette chilometri!>> gli fa notare.

<< Lo so perfettamente>> continua Namjoon.
<< Non te ne andrai finché non li avrai fatti tutti>> dice infine.

Jungkook serra la mascella, poi borbotta qualcosa prima di avviarsi verso l'uscita della tana, seguito da Taehyung.

<< Tu, con me>> mi indica Namjoon, prima di avviarsi verso la porta accanto allo studio di Jin.

Lo seguo al suo interno, scoprendo che si tratta di una palestra un po' improvvisata.
Ci sono dei tappetini dall'aria consumata in un angolo. A un estremo un tappeto più grande e blu, che credo serva per i combattimenti corpo a corpo. Dall'altro invece un sacco da boxe, il quale pende dal soffitto attaccato a un gancio di ferro.
Noto anche una panca di legno, su cui sono posati degli asciugamani e, accanto ad essa, un mini frigo, strapieno di bottigliette d'acqua.

<< Ho una mezza idea di come addestrarti, in ogni caso però credo che tu prima debba scaldarti.
Avanti, fai dei giri di corsa. Ti dirò io stop>> ordina.

Faccio come dice dopo qualche istante di esitazione.
Inizio a correre lungo il perimetro della stanza, cercando un mio ritmo, respirando con il naso e buttando fuori l'aria con la bocca, in modo da stancarmi il più tardi possibile, intanto che Namjoon si siede sulla panca di legno.
Subito mi guarda correre in cerchio, poi però si perde tra i suoi pensieri, mentre fissa un punto indefinito nella stanza.
Il mio respiro inizia ad essere affannoso, ma non sono ancora stanca, perciò continuo a correre.
Namjoon non mi calcola minimamente, troppo preso dai suoi pensieri che, dal modo in cui stringe i pugni, credo riguardino la litigata che ha avuto con Jungkook.
Mi dispiace un po' per lui, devo ammetterlo.
Quindici giri non sono pochi normalmente, figuriamoci se di un bosco di sette chilometri.
Si che per lui dovrebbero essere meno faticosi, considerato che è un lupo, ma credo siano comunque pesanti.
Ho il sospetto però che siano così tanti, perché Namjoon se la sia presa per la posizione in cui Jungkook si è ritrovato una volta che è stato lanciato dentro l'auto. Se vogliamo andare a vedere, è stata colpa dell'Alpha, ma non credo sia il caso di farglielo notare.
In più se è vero che oggi Jungkook avrebbe dovuto avere gli allenamenti di basket, domani passerà un pomeriggio d'inferno anche per colpa di Yoongi.
Mio fratello è irremovibile su queste cose.