21.

941 70 2
                                    

Eleanor's POV
Stavo tornando a casa, dopo aver passato tutto il pomeriggio chiusa in biblioteca con Juneun, per recuperare la relazione di scienze.
Per qualche motivo ho deciso di rientrare a piedi ma, mentre stavo camminando lungo la via principale, le mie gambe hanno deciso di deviare in una via più nascosta, come controllate da un cervello proprio. Fino a quando, svoltato un angolo, non mi sono ritrovata davanti un cadavere, proprio come nei miei incubi.
Sono ancora qui, completamente paralizzata, mentre guardo il viso bianco dell'uomo steso a terra, il quale mi osserva a sua volta con gli occhi spalancati e senza vita.

<< Resta li, arriviamo subito>> sento la voce di Sunmi provenire dal mio telefono.

Non ricordavo fosse ancora in linea, come non mi ricordo di averle detto dove mi trovo, ma a quanto pare l'ho fatto.
Vorrei distogliere lo sguardo da quel corpo, ma i miei occhi non possono fare a meno di tornare su di lui.
Noto che indossa una divisa blu scuro, con alcuni dettagli gialli, e il distintivo che porta agganciato alla vita non mi lascia dubbi.
Era un poliziotto.
Deve aver inseguito qualche malvivente che poi ha avuto la meglio. Però non vedo sangue da nessuna parte e non mi pare che qualcuno l'abbia aggredito. Sembra solo...morto.
Sento i miei occhi inumidirsi, intanto che mi guardo intorno in attesa di veder comparire quel familiare e rassicurante bagliore arancione, il quale mi confermerebbe che tutto ciò non è reale, ma non vedo la creatura infuocata da nessuna parte.
Provo così a darmi un pizzicotto e, quando sento dolore, capisco che non c'è nulla di finto in tutta questa situazione, mentre il panico si impossessa del mio corpo.
Provo a correre. Voglio andarmene. Scappare il più lontano possibile da qui, ma le mie gambe non sembrano permettermelo. I miei piedi restano ben saldi a terra anche quando provo a smuoverli con le mani.
Quando riporto il mio sguardo sul cadavere, sento un conato di vomito risalirmi su per la gola.
Lo respingo, deglutendo con forza, tanto da farmi lacrimare gli occhi.
Il mio respiro accelera, mentre sento un peso schiacciarmi il petto, come un urlo che necessita di lasciare il mio corpo.
Così lo faccio. Prendo un grande respiro, per poi urlare a pieni polmoni verso il cielo, e espellendo la tristezza, sofferenza e paura che sto provando in questo momento.
Percepisco vari brividi attraversarmi il corpo quando sento l'eco delle mie urla tra le vie dei palazzi.
Passano alcuni istanti di silenzio, che trascorro strizzando forte gli occhi per non guardare quella scena raccapricciante, quando una voce familiare mi fa voltare.

<< El!>> mi chiama.

Mi giro, trovando gli occhi rossi di Namjoon che mi osservano preoccupati, mentre alle sue spalle il resto del branco lo sta raggiungendo.

<< I-Io non...>> cerco di giustificarmi, mentre lui sposta lo sguardo da me al cadavere

<< Vieni qui>> mi fa segno di avvicinarmi a lui.

<< Credimi, vorrei farlo>> dico, provando a spostare i miei piedi che restano puntualmente fermi.

Così è lui ad avvicinarsi e, quando mi tocca una mano, che non mi ero accorta stesse tremando, il mio corpo sembra riprendersi.

<< Come l'hai trovato?>> mi chiede.

<< Io...>>

<< El!>> la voce di Sunmi giunge chiara alle mie orecchie.

Guardo alle spalle di Namjoon, vedendola correre verso di noi con Jungkook alle sue spalle, poi torno a guardare l'Alpha.

𝐒𝐔𝐏𝐄𝐑𝐍𝐀𝐓𝐔𝐑𝐀𝐋 | 𝐤𝐧𝐣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora