Pubblicato 29 dicembre 2021
Non potevi sapere che sarebbe finita così, immaginavi che quel idiota di Paul avrebbe provato a fare qualcosa e che saresti dovuta tornare a casa da sola.
Ma non potevi mica immaginare che proprio lo sceriffo Bodecker avrebbe accostato, offrendoti un passaggio a casa.
<è pericoloso y/n>
Lo sceriffo sa il tuo nome, conosce bene tuo padre visto che è il suo barbiere di fiducia.
<mi aveva già convinta quando ha abbassato il finestrino sceriffo> dici divertita mentre sali in macchina.
<chiamami Lee tesoro, abbiamo sì e no quattro anni di differenza>
<ma tu sei lo sceriffo> ribatti con un sorriso furbo.
Lee ti guarda per un momento, poi sorride e scuote la testa.
<ti porto a casa, tuo padre non sarebbe contento di sapere che sua figlia è tornata a casa da sola a quest'ora> dice Lee mettendo in moto la macchina.
<non per mia scelta Lee>
Lui ti guarda curioso, il suo sguardo chiaro e gentile ti incita ad andare avanti.
In fondo è Lee, lo conosci da sempre.
<è colpa di Paul, quell'idiota mi doveva portare a casa ma appena sono salita in macchina ha provato a toccarmi>
Noti subito la mascella dello sceriffo irrigidirsi.
<Lee?> chiedi poggiando una mano sulla sua, che stringe il volante.
<ha fatto qualcosa?>
<non ha fatto in tempo, gli ho tirato uno schiaffo e sono scesa dalla macchina> rispondi fiera.
Lee ti sorride.
<brava piccola>
Il soprannome ha uno strano effetto su di te, un effetto che non avresti mai pensato sarebbe stato provocato proprio dallo sceriffo.Così è iniziata una nuova abitudine.
Lo sceriffo da quel giorno, ha cominciato a venirti a prendere ogni sera a lavoro per portarti a casa.
Ormai andrà avanti da un mese, la gente parla ma a voi non interessa.
State bene insieme, e tu sei felice perché nonostante la tensione sia evidente tra voi Lee non ha mai tentato di fare nulla.
Anzi la maggior parte delle volte sei tu che lo tocchi, stringendo la sua mano, poggiando la testa sulla sua spalla quando prende la strada più lunga o baciando la sua guancia appena parcheggia fuori casa tua.
<Lee> gli corri incontro appena esci dal negozio.
Lui sorride, appoggiato alla sua volante.
<buonasera> ti saluta con un cenno del capo.
<mi piace uscire da lavoro dopo una lunga giornata e vederti> confessi quando ti fermi davanti a lui.
Lee sembra sorridere ancora di più.
<andiamo piccola prima che mi farai arrossire davanti all'intera città>
Ridacchi e lo segui.
Da bravo gentiluomo quale è, Lee ti apre la portiera, la richiude appena sei seduta e poi sale in macchina dal suo lato.
Solo allora nota che Paul vi sta osservando, seduto al bar.
Ha una visione diretta su voi due.
<l'ho visto> dici appena Lee si gira verso di te.
Lee ti guarda, stai guardando dritto davanti a te fulminando attraverso il vetro della macchina il ragazzo.
L'unica che Lee si sente di fare è farti girare verso di lui con due dita sotto il tuo mento.
<ehi> sussurra.
<vuoi che vado a dirgli qualcosa?>
<ormai sono passati mesi, non c'è nulla da dire> rispondi subito.
<però grazie> aggiungi dandogli un bacio, non proprio sulla guancia ma all'angolo della bocca.
Lee questa volta arrossisce davvero.
<posso baciarti?>
<perchè Paul ci sta guardando?>
<no, perchè non ne posso più, è più di un mese che voglio farlo> rispondi velocemente.
Lee non aspetta altro, la sua mano scivola dietro la tua nuca e guida la tua testa vicino a sè.
Cattura le tue labbra in un bacio deciso e passionale, bacio che sconvolge sia te che Paul.
Ma soprattutto ti fa dimenticare di quell'idiota che ora vorrebbe solo sprofondare nel suo posto.
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IMMAGINA MULTIFANDOM Pt.7
FanfictionQuesta è la settima parte della mia raccolta di immagina , one-shot o ministorie o come le volete chiamare . Dei piccoli episodi che vi porteranno a spasso tra mondi conosciuti e non . Tra attori , personaggi di film , serie tv e libri . Da teen wol...