BUCKY BARNES

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Pubblicato 22 marzo 2022

Bucky e Yori entrano nel sushi bar, come ormai fanno tutti i giorni all'ora di pranzo.
Non c'è niente di insolito, i soliti due posti al bancone sono liberi e i clienti abituali hanno tutti il loro posto assegnato.
Solo quando si siedono notano che c'è qualcosa di diverso, o meglio dire qualcuno.
Dietro il bancone non c'è la solita cameriera che aveva ormai memorizzato i loro ordini, c'è una nuova ragazza che subito cattura l'attenzione di Bucky.
Al momento sta parlando con un uomo che Bucky non ha mai visto, ma ci pensa Yori ad aggiornarlo sulla sua identità.
<è Nakao, il proprietario, sono sorpreso di vederlo qui di solito se ne sta dietro tra pile di carte e conti> dice Yori osservando l'uomo e la nuova cameriera.
<lei sembra carina> aggiunge girandosi verso il soldato.
Bucky lo guarda quasi sorpreso e quando Yori sorride facendogli l'occhiolino, risponde solo con un'alzata di spalle.
<non fare finta di niente, siamo seduti da un minuto e già la conosci a memoria> ribatte Yori con un sorriso furbo.
Bucky vorrebbe ribattere ma Yori ha ragione, c'è qualcosa in te che attira la sua attenzione.
<buongiorno signori, dovete scusarmi per l'attesa> dici avvicinandoti ai due nuovi clienti.
Solo quando alzi lo sguardo registri chi sono, Leah ti ha dato indicazioni su tutti i clienti abituali prestando particolarmente attenzione al signor Yori e al suo bell'accompagnatore.
<oh so chi siete, Leah mi ha indicato i vostro ordini>
Yori sorride e da un colpetto a Bucky.
<grazie tesoro, se posso chiedere come ti chiami?>
<y/n signore, voi dovete essere Yori e ...>
<Bucky, chiamami Bucky> subito risponde il soldato.
Vi scambiate un sorriso, che di certo non passa inosservato al vecchio Yori.
<perfetto, è un piacere conoscervi, vi porto subito il solito e nel frattempo> dici poggiando due bicchierini davanti a loro.
<offriamo del tè verde nell'attesa> aggiungi e versi il liquido caldo.
Bucky e Yori ti ringraziano con un cenno del capo, e ti allontani cercando di concentrarti sul tuo lavoro e non sugli occhi azzurri di Bucky che a tua insaputa ti seguono mentre servi gli altri clienti.

<buonasera Bucky> sorridi quando si siede al bancone, la sera il locale non è pieno come a pranzo e sembra avere un'atmosfera diversa senza la luce del sole che lo inonda.
<che ci fai qui? di solito vieni sempre a pranzo>
<ogni tanto fa bene un cambio di programma> risponde Bucky con un mezzo sorriso, ti guarda per un momento poi abbassa lo sguardo sul menù.
<ti porto il solito o vuoi provare qualcosa di nuovo?> chiedi dedicandogli tutta la tua attenzione visto che il resto dei clienti sono ormai serviti.
Bucky alza di nuovo lo sguardo su di te.
<tu cosa mi consiglieresti?>
Lo guardi con un sorriso spettacolare, e per un momento Bucky si maledice per non avere con sé una fotocamera.
<non sono qui da molto ma c'è un piatto che mi fa impazzire, è un semplice ramen un po' piccante>
<allora prendo quello>
<sono subito da te> dici e corri in cucina a dare l'ordinazione di Bucky.
Nel frattempo gli ultimi clienti escono, lasciando te e Bucky da soli.
<sei qui da stamattina?> chiede Bucky.
<no, oggi Nakao mi ha chiesto di fare il turno serale, pensavo ti fossi accorto che non c'ero oggi a pranzo>
Bucky ti guarda, ha sempre un'intensità nello sguardo che ti fa sentire strane sensazione alla bocca dello stomaco.
<oggi non sono venuto, avevo... degli impegni>
<non devi dirmi tutto> lo rassicuri.
E Bucky sorride, Leah era carina questo è vero ma era insistente e curiosa.
Tu invece rispetti la sua privacy ma soprattutto rispetti il suo silenzio.
<ah, il tuo ramen> dici appena senti il suono campanello.
Bucky vede proprio il tuo viso illuminarsi, come se stessi per fargli provare un piatto da te preparato.
<eccoci, uno per te e uno per me, per fortuna che sei l'unico cliente non ti dispiace se mangio con te vero?>
<e perché dovrebbe?> chiede Bucky, e il suo stomaco fa un salto quando fai il giro del bancone per sederti al suo fianco.
Mangiate in silenzio, assaporando e godendovi il gustoso piatto.
<allora?> chiedi curiosa.
<potrebbe diventare il mio solito> risponde Bucky pulendosi la bocca con il tovagliolo.
Il gesto attira la tua attenzione sulle sue labbra, così rosa e invitanti...
Scuoti la testa e ti alzi.
<dolce? abbiamo qualche mochi avanzato se ti va> dici prendendo i piatti.
<ne prendo uno, solo se lo mangi con me> risponde Bucky, ha notato che il tuo sguardo si è spostato anche se solo per un momento sulle sue labbra e dentro la sua testa sente la voce di Yori che lo incita a fare un passo avanti.
<lo sai, se mi dici così non posso rifiutare, ho un vero debole per i dolci> confessi prendendo poi dal frigo due bei mochi.
<ecco a te> porgi il piattino a Bucky.
Bucky sorride quando vede l'espressione che fai quando addenti il dolcetto, e di nuovo vorrebbe poter catturare il momento.
A fine cena, anche se a malincuore Bucky sa che deve alzare i tacchi per lasciarti chiudere.
<quanto ti devo?>
<nulla, offro io> rispondi con un sorriso.
E quando Bucky sta per aprire bocca per ribattere lo interrompi.
<non c'è problema, potrai ripagarmi della cena invitandomi ad un appuntamento che ne dici?>
Bucky è sorpreso, piacevolmente sorpreso.
Negli anni '40 sarebbe andato diversamente, ma va bene anche così.
<domani sera?> chiede facendo qualche passo verso di te.
<sono libera>
Ti fermi, lasciando lo straccio sul bancone.
<questo è il mio numero> aggiungi porgendogli un bigliettino.
<sono settimane che volevo dartelo, l'ho sempre tenuto in tasca> confessi con un sorriso timido.
Bucky sorride e prende il bigliettino.
<questo conta come primo appuntamento?>
<potrebbe perchè?> chiedi curiosa.
<così posso fare questo> risponde lui prendendo il tuo viso tra le mani per baciarti.

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