PETER PARKER (Andrew Garfield)

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Pubblicato 12 gennaio 2022

<posso confessarti una cosa?> chiede Peter picchiettando le dita contro la tazza di caffè che ha davanti.
Attira così la tua attenzione che era per un momento rivolta alle persone che passano davanti alla vetrina del bar.
<dimmi tutto> gli sorridi e mentre attendi la sua confessione prendi un sorso della tua cioccolata calda.
Peter ridacchia, poi abbassa la testa.
Mento contro il petto e sospira.
<è imbarazzante ammetterlo ma ho cominciato a frequentare questo bar solo perchè c'eri tu> dice, quasi tutto d'un fiato.
Ormai state insieme da mesi, e sei abituata a decifrare le sue frasi frenetiche.
<davvero?> chiedi sorpresa.
Lui annuisce, guance rosse ed espressione imbarazzata.
<ci sono venuto per caso un pomeriggio dopo scuola, avevo bisogno di aria nuova e un buon caffè, sono passato davanti a questo bar e il tuo cappotto verde ha attirato la mia attenzione, e così sono entrato>
<è il giorno in cui ci siamo scontrati?> chiedi curiosa ricordando il vostro primo e disastroso incontro.
<no, quello è successo la seconda volta che sono venuto> confessa Peter grattandosi la nuca con fare imbarazzato.
<appunto, sono venuto la seconda volta sperando di vederti, mi ero ripromesso di venirti a parlare e così ci ho provato ma sappiamo entrambi com'è andata a finire>
Ridacchi, il ricordo del vostro primo incontro, o meglio dire scontro, è uno dei tuoi preferiti.
Ti sei girata troppo velocemente con il tuo caffè in mano, Peter ha fatto un passo di troppo e boom! vi siete scontrati.
Per fortuna Peter ha evitato che tu cadessi rovinosamente a terra insieme al tuo caffè, e poi per scusarsi te ne ha offerto un altro.
Da allora, questo è diventato il bar preferito di Peter.
<posso confessarti una cosa?> dici mordendoti il labbro.
Peter annuisce curioso.
<io non ci venivo molto spesso qui, poi quella volta in cui sei entrato mi hai colpita e volevo rivederti, così ci sono tornata altre due volte, la seconda volta non c'eri e alla terza invece ci siamo scontrati>
Peter è sinceramente sorpreso e stupito, tanto quanto te.
<e poi ho cominciato a venire più spesso, ci passavo pomeriggi interi sperando arrivassi> confessi sorridendo.
Vi guardate e scoppiate a ridere.
<per fortuna che ho avuto il coraggio di chiederti il numero>
<meno male che quel giorno sono venuta al bar, stavo per gettare la spugna> confessi.
<tutto bene quel che finisce bene, giusto?> dice Peter facendoti ridere.
<che c'è? non è così che si dice?> chiede lui confuso.
<sì si dice così Pete> rispondi, poi ti allunghi sul tavolo e gli rubi un bacio.
<tutto bene quel che finisce bene> ripeti contro le sue labbra prima di baciarlo di nuovo.

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