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*non siate lettori silenziosi*

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Aprii il biglietto incredula e lessi quel che c'era scritto sopra .

"Vieni davanti a casa mia stasera alle 18:00,devo farti vedere una cosa"

Oddio un appuntamento! Beh...non era proprio un appuntamento però
Era la cosa più vicina ad un appuntamento che avessi ricevuto da lui fino a quel momento.

E subito alcune domande invasero la mia mente .

Come mi vesto ?
Vuole chiudere la nostra amicizia?
Cosa mi vuole dire ?
Dove mi porta?

Ho rovinato tutto ...?

Mille pensieri invadono la mia mente ,corro a casa e mi chiedo come vestirmi...
Tiro fuori un pantaloncino e un top ,metto delle scarpe Jordan ,orecchini a cerchio in oro bianco regalati al mio compleanno e collana a catenella piccola .
Anelli ,profumo ,trucco e un hairstile carino con i capelli in un piccolo raccolto e sono pronta ...

Mi guardo allo specchio girandomi a destra e a sinistra .
Chissà Niccolò che cosa deve dirmi ...
Chissà se sarà l'ultima volta che ci parleremo ...

Cerco di ritirare le lacrime che si sono formate all'interno dei miei occhi e guardo la strada dalla mia finestra.
Sposto lo sguardo dall'asfalto all'orologio del telefono,17:50, ho dieci minuti.
Così scendo dalla mia palazzina e mi dirigo in strada ,verso casa di Niccolò.

Sono preoccupata...di quello che mi dirà ma soprattutto di come mi sentirò dopo che me lo avrà detto.
Magari avrò il cuore in frantumi ,magari invece , sarò contenta e che so...magari riceverò un ...un bacio?

No...non facciamoci film mentali,a lui piace chiaramente Jaqueline ,la sua famosa e ordinata Jaqueline.
Mi devo rassegnare...forse .

Sono talmente piena di pensieri e talmente persa nelle mie paranoie che non mi rendo conto neppure che sono davanti alla palazzina di Niccolò.
Eccomi qui ...davanti alla porta principale ,guardando in sù ho una palazzina di circa 6 piani ...oh beh,la conosco bene la sua palazzina , benissimo a dire la verità.
È simile alla mia ...ho una visione pensando a questa cosa .

Niccolò davanti a casa mia ,con lo stesso portone ,ma sempre di san Basilio,il nostro quartiere.
E poi Niccoló davanti a casa di Jaqueline,una casa molto grande, probabilmente di tre piani e immagino tutte le cose costose ( e anche un po' inutili) che ha in quella casa .
Ci saranno sculture ,quadri , chessó magari una palestra ,e anche un tavolo da biliardo già che ci siamo !
Penso sbuffando.
Scuoto il capo.

Devo rimuovere questi pensieri dalla mia testa...non solo perché non voglio passare un'emozione di rancore e gelosia ( che già ho mostrato tra parentesi ) ma anche per godermi quella che è l'unica uscita con il mio primo ed eterno amore noi da soli .

Cazzo ...sembra così difficile pensare che quel pomeriggio gli ho detto di amarlo da anni davanti a tutti ...che imbarazzo...

Però cazzo ...che bello che è stato esprimere tutto quell'amore ,sentire quel brivido e le parole che mi si bloccavano in gola per colpa delle farfalle nello stomaco.

Mi avvicino al citofono e guardo il suo cognome sulla targhetta vicino al campanello e lo accarezzo .
Però...
Non voglio suonare il campanello ,ho paura e le mani mi tremano, opterò per una telefonata.

Vado in rubrica e trovo il suo numero ,avvio la chiamata e dopo pochi squilli risponde.
TN:" ei nic ...sto giù"
N:" va bene ...arrivo subito"
Chiudiamo la chiamata e penso a una serie di cose che non mi erano venute in mente sino a quel momento...

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