Capitolo 14

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In fondo alle scale c'è una porta di ferro. Ci basta spingerla per entrare in una stanza completamente buia, senza finestre, illuminata soltanto da una miriade di candele, sistemate lungo i quattro lati su candelieri di diverse forme e dimensioni. Ci sono alcuni strumenti per pratiche sadomaso. Una rastrelliera dove stanno appese ordinatamente almeno una ventina di fruste di ogni forma immaginabile, un tavolo su cui sono sparsi dilatatori, boccette di oli profumati e altri oggetti che non riesco a riconoscere. In mezzo alla stanza, dalla parte della rastrelliera, c'è una croce, dai cui lati superiori pendono delle polsiere appese alle catene, dall'altro lato, più verso il muro c'è un lettino morbido con un foro per infilare la testa, come quello per i massaggi. Nella stanza si spande un odore d'incenso. Il Gran Sacerdote ci sta aspettando a braccia incrociate e gambe larghe.

Si è tolto la tonaca, è a piedi scalzi ora, e ha indossato un costume da dominatore con bretelle di cuoio nero che gli fasciano i pettorali scolpiti, una specie di mutanda di cuoio nero chiusa dietro e aperta davanti, a incorniciare un cazzo di dimensioni notevoli. È venoso e pulsante anche da moscio, tanto che resto incantato a guardarlo per un istante e noto che ha un anello di gomma, sempre nero, che gli stringe il cazzo e le palle insieme.

"Benvenuti nella stanza del sacrificio." Si rivolge a noi allargando le braccia. "Qui compirete uno dei riti più cari agli dei. Loro, attraverso il mio corpo, si nutriranno della vostra essenza vitale. Del vostro godimento e della vostra sofferenza. Questo è un banchetto per gli dei, e naturalmente, per l'anima della vostra amica."

"Immagino..." dico storcendo il naso. Il sacerdote lascia ricadere le braccia, il suo tono si fa meno solenne quando chiede:

"Siete mai stati penetrati analmente?"

Adidi mi sorprende facendosi avanti per primo, nudo e spavaldo, mi indica con un cenno della testa. "Lui sì, io no. Muoviamoci con 'sto sacrificio."

Le labbra sottili del Gran Sacerdote si allargano, come se invece di un sorriso, avesse una ferita aperta in faccia. Con un cenno galante indica ad Adidi di sdraiarsi sul lettino da massaggio a pancia in giù. Non avevo notato che appese al lettino ci sono delle polsiere, a cui il sacerdote gli assicura i polsi e le caviglie. Si ferma per qualche secondo a contemplare la visione di Adidi visto da dietro; i capelli neri bagnati, la schiena muscolosa, il culo sodo, le gambe tornite, poi soddisfatto si gira e viene verso di me. Mi prende per un polso. Senza fare resistenza mi lascio condurre davanti alla croce di legno laccata di nero. Lui si accuccia davanti a me, mi fa allargare le gambe, poi si alza e mi infila prima un braccio, poi l'altro nelle polsiere. Sono di cuoio, ma immagino imbottite di gommapiuma o qualcosa del genere, perché sono morbide e anche se stringono abbastanza, non fanno male. Solo allora, regolando l'altezza delle catene per le cavigliere, apre le cinghie e me le stringe attorno alle caviglie. Sono in piedi, a gambe larghe con le braccia sollevate, incatenato alla croce sadomaso e lo guardo muoversi per la stanza. Adidi aspetta senza emettere suoni. Il Gran Sacerdote si avvicina al tavolo. Tra gli oggetti che stanno lì in mostra ne sceglie uno. Non vedo bene quale sia, vedo solo che prende una boccetta di olio e gliene versa sopra un filo abbondante. Quando è pronto si avvicina e lo presenta tenendolo in mano davanti a me.

È un dildo di gomma, solo che il cilindro è più piccolo del normale e invece di terminare alla base continua in una protuberanza arrotondata verso l'interno e dall'altro lato ha un anello.

Il sacerdote si accorge della mia espressione confusa. "È uno stimolatore della prostata," spiega. "Con questo non avrai bisogno delle mani."

Sono ancora confuso, ma non me la sento di mettermi a fare domande. Lui si porta dietro di me e me lo infila nell'ano, senza tanti preamboli. Lo fa scivolare dentro con facilità, siccome l'ha unto per bene con l'olio, non è doloroso. Sento solo uno strano prurito, una pressione insolita da fuori, nella zona sotto le palle. Lui mi appare di nuovo davanti, sorridendo a mezza bocca.

Alcherian Boys --(Distopico, Sci-fi, Gay, R-17)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora