Capitolo 9

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Al mio risveglio sono solo nel letto e quasi mi prende un attacco di panico. Mi aspettavo di svegliarmi con lui per poterlo ammirare ancora un po'. Volevo parlargli come prima cosa della giornata, chiedergli se dopo la notte passata insieme è diventato il mio amante, oppure vuole che restiamo solo amici come prima. Mi darebbe un colpo al cuore se mi dicesse che non mi vuole, o che è ci ha pensato su, e per lui è stato uno sbaglio. Dopotutto eravamo entrambi ubriachi e assonnati, capita di pentirsi dopo una notte di sesso. Tutte le mie domande dovranno aspettare. Mi alzo, mi infilo i pantaloni di ieri, una maglietta grigia qualunque e vado nel portico. Shereen sta ancora dormendo sul nostro nuovo divano. Lui non è neanche lì. Mi avvicino al tavolo e noto che ha lasciato un biglietto per me.

- Vado a prendere le sigarette da Madame Kala . A più tardi . –

Vicino al messaggio ha disegnato la sua faccina in stile fumetto che mi strizza l'occhio e mi soffia un bacio. È carina. Mi viene da sorridere. Per un attimo terrificante, prima di leggere il biglietto, ho creduto che fosse andato a parlare con Darius. Dovrei andarci io, in effetti. Magari dopo aver messo qualcosa nello stomaco. Sveglio Shereen scuotendola dalla spalla e lei subito salta in piedi e si offre di preparare la colazione. È una buona idea. Mentre traffica in cucina rientro nella mia stanza e mi sciacquo la faccia con l'acqua del secchio. Dato che lei è ancora impegnata, spadellando e canticchiando un motivetto, mi dileguo dal retro per fare un salto alla cloaca comune. Non c'è tanta gente stamattina nel reparto degli uomini. Un'intera casa, in un punto isolato del distretto a un centinaio di metri da casa mia, è stata allestita a bagni pubblici. La pianta quadrata con le stanze che si aprono a domino l'una nell'altra, tipica dell'architettura alcheriana è divisa in due. Da una porta entrano le donne e dall'altro lato gli uomini. Il cortile al centro della casa è una sala d'aspetto in cui la gente si siede a chiacchierare aspettando il proprio turno. Per fortuna non c'è quasi nessuno e devo aspettare poco.

Tornando a casa noto che Shereen ha apparecchiato per tre e Puri è già seduta al tavolo della nostra cucina. Sta sgranocchiando una fetta di pane duro su cui ha spalmato del burro. Mi siedo anch'io e Shereen corre a mettermi un piatto sbeccato davanti, con un gran sorriso, prima di tornare verso il fornello dove sta abrustolendo le fette di pane. Puri manda giù un sorso di caffè:

"E il tuo amichetto dov'è?"

"Soru torna tra poco."

"Mi hai sorpreso, sai? Eravate piuttosto intimi, ieri sera. Non me l'aspettavo."

Shereen versa il caffè nelle tazze. Io guardo Puri dall'altro lato del tavolo.

"Neanch'io. Che ti devo dire? È successo ed è stato..." non vorrei sorridere così ma non riesco a trattenere le mie emozioni "...fantastico."

Inutile negare. Puri mi conosce troppo bene, se le mentissi mi renderei solo ridicolo.

"Eh, Shereen. Dovrai rassegnarti, mi dispiace!"

La bambina si siede, chiede il perché alla sorella, che non risponde e ride, battendole una mano sulla coscia. Io nascondo il mio sorriso colpevole dietro la tazza di caffè fumante.

Dopo colazione vado in camera a cambiarmi i pantaloni, per dare quelli sporchi alle ragazze, insieme agli altri panni, che si caricano nella cesta e mi lasciano solo. È mattino inoltrato. Sorush non è ancora tornato. Mentre mi cambiavo i pantaloni ho trovato nella tasca il biglietto che mi ha dato ieri il ragazzo con la maschera antigas. Ammetto che sono un po' curioso.

- Ho una proposta da farti. Ti pagherò più di quanto Darius farà mai. Tanti soldi. Niente sesso. Vieni da solo. -

Segue l'indirizzo. Conosco la zona. È uno spaccio abbandonato ai confini dello slum che porta al secondo distretto, dall'altra parte della città. Il biglietto mi fa sentire un po' come un cagnolino davanti al quale quel tizio, Jonath, sventola l'osso. Tanti soldi, niente sesso. Sembra lo slogan di una pubblicità, uno di quelli fatti male. O è davvero ignorante o mi prende per un cretino. Lo appallottolo e lo butto per terra. Devo parlare con Darius, non ho tempo per queste cose. Devo trovare un modo per convincerlo a farmi smettere con questo lavoro infame.

Alcherian Boys --(Distopico, Sci-fi, Gay, R-17)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora