'Happy New Year!!! Prima di cominciare il capitolo vorrei farvi gli auguri di un sereno 2018!'
'AH-EHM!' SIGNORA?!
'Cheeeeee?!'
'IL GRAN SACERDOTE SI È DATO MALATO. CI SERVE QUALCUNO DA PRENDERE A SCHIAFFI PER IL RITUALE DELLA FESTA DEL NUOVO ANNO!'
'Ah, beh... ma che c'entro io... aspettate! Dove mi state portandoooooo?'
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La moto di Jonath sfreccia tra le strade deserte del terzo distretto e io aggrappato alla sua schiena, mentalmente cerco di imprimermele nella memoria per l'ultima volta. Da domani avrò il mio passaporto, me ne andrò di qui, a cercare Soru. Non vedo l'ora che apra l'ufficio postale. Sarò il loro primo cliente domani. Jonath si ferma davanti al pozzo, come l'altra volta, e mi aiuta a scendere. Lo guardo sfilarsi la maglietta dalla testa e fare qualche passo verso l'acqua. "Che fai? Non vieni?"
Tanto vale farmi il bagno, se è questo il prezzo che devo pagare perché quest'uomo mi lasci in pace. Ho capito subito che gli piace dominare, dalla prima volta che mi ha afferrato le mani e me le ha girate dietro la schiena per potermi guardare negli occhi indisturbato. Da domani, penso, non senza apprensione, dovrò cercarmi da solo i clienti. Dopo aver speso per il passaporto non mi restano più molti soldi e mi serviranno per sopravvivere fuori dal terzo distretto. Un lato positivo c'è. Potrò scegliermi i clienti, non che voglia fare lo schizzinoso, ma chissà. Non ho mai visto il mondo là fuori. Siamo soli come l'ultima volta che mi ha portato al pozzo, d'altronde è normale, è notte fonda. Jonath si è spogliato completamente e sta già immerso nell'acqua, in piedi su uno dei gradoni. Mi spoglio a mia volta e lo seguo, tenendomi un po' a distanza, mentre lui continua a camminare verso il centro del pozzo, dove l'acqua è più profonda. Si immerge completamente e riemerge spruzzando acqua dalla bocca come una fontana.
"Non è una sensazione fantastica?" dice, guardandomi da lontano con l'unico occhio. Sembra spensierato come un bambino.
Mi immergo anch'io, sedendomi su uno dei gradoni su cui l'acqua, da seduto, mi arriva al petto, e appoggio la schiena contro il gradone più in alto. Prima mi sciacquo la testa dalla cenere, mi passo le mani sulla faccia per ripulirla dal nero rimasto, poi mi metto comodo. Il pozzo è l'ideale per sedersi a chiacchierare nell'acqua calda, quando uno non ha altro da fare. Anche adesso, mezzo stordito dall'alcol che ancora non ho smaltito, devo ammettere che è piacevole starmene seduto nell'acqua. Mi chiedo quando sia stata l'ultima volta che mi sono seduto qui. Era con Soru? E lui che espressione aveva in quel momento? Non mi ricordo. La luna piena, sopra la mia testa, non concede risposte. Jonath adombra la sua figura per un istante, parandosi davanti a me in tutta la sua altezza, e poi mi siede accanto. Mi sorride.
"Sai che il kajal ti sta proprio bene? Non l'avevo mai visto su qualcuno con gli occhi azzurri. Aggiunge una sorta di cattiveria."
"Tu non mi conosci." Sospiro. "Non sai se sono cattivo."
Jonath per tutta risposta scoppia a ridere.
"Io credo di no. Cosa farai da domani?"
"Andrò a cercare lui."
Non si scompone, non mi chiede lui chi. Si limita ad allargare le braccia possenti dietro di sé, per appoggiarsi meglio sui gradoni e guarda la luna. È come se non mi avesse neanche sentito.
"Fammi un favore, Axaras. Vai dove vuoi, solo non fidarti delle persone sbagliate. Guardati sempre le spalle, come hai fatto finora, soprattutto ora che non c'è più Darius a proteggerti. Mi dispiacerebbe se un giorno non troppo lontano mi arrivasse la notizia della tua morte."
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Alcherian Boys --(Distopico, Sci-fi, Gay, R-17)
AdventureAxer, appena diciottenne, vive con Sorush, il suo migliore amico, per cui ha una cotta segreta. Si prostituisce per mantenere entrambi e deve guadagnare abbastanza soldi per il passaporto che gli permetterà di entrare nei distretti alti e cominciar...