"Hai ogni ragione per avercela con me, Axaras." dice Raphael guardandomi dal basso, paonazzo col collo stretto dalle mie mani, e sforzandosi di sorridere "Uccidimi e prenditi il mio regno."
A quelle parole mi si appanna la vista, per le lacrime trattenute, anche se non sono i miei occhi a inumidirsi, né le mie mani a strangolarlo. All'improvviso mi viene in mente che l'uomo che sta morendo sotto di me vuole concedermi il regno che avrebbe dovuto essere mio. So che sono i sentimenti dello sciamano, che sto percependo, non hanno nulla a che fare con me.
Mentre osservo Raphael boccheggiare, mi attraversa un brivido di libertà. Finalmente ho un corpo che si muove, dopo lo stupido incidente che molti anni fa mi ha inchiodato al letto. Sprofondato nel coma non potevo più aprire gli occhi, per guardare mia madre e mio padre. Ma sentivo le loro voci. Ero diventato un pupazzo inerme che i medici si sforzavano di tenere in vita. Ho assistito ai loro esperimenti e infine ho provato dolore, nel momento in cui la mia coscienza è stata risucchiata dal cristallo. Non so come ma avevo già capito che non sarebbe mai tornata indietro.
"Bravo... ragazzo." ansima Raphael contro ogni logica. Confuso, allento di poco la presa. Sento che sta per svenire e ora che la vita lo sta abbandonando, sussurra ancora una volta: "Sono... fiero... di te."
"Che... Perché?"
Vedo le labbra dell'uomo muoversi mentre la visuale gradualmente si scurisce, ma non sento la risposta. Sono riassorbito da una forza invisibile che mi manda a sbattere la schiena contro un muro d'aria nei confini della savana.
Merda.
Il falò è sparito, come anche l'altare con sopra la figura macabra del colonnello defunto. Gli alberi che prima erano qui intorno si sono spostati indietro e adesso sembrano un miraggio che ondeggia pigramente nel calore soffocante. L'unico riparo dai raggi invadenti del sole, è il ramo del grosso baniano, che si estende a formare una piccola zona d'ombra. È l'unica cosa reale nella terra arida di zolle spaccate dal sole. Il resto sembra artefatto. Guardandomi intorno, mi accorgo di ciò che non avevo mai notato prima: l'orizzonte è la linea di divisione di mura di vetro che racchiudono il cielo e la terra, come immense pareti caleidoscopiche dalle sfumature verdognole di una gigantesca serra.
Faccio qualche passo, arrivando a toccare la corteccia del baniano, che è ruvida sotto le dita. Così solida che non si direbbe parte di un sogno, ma non abbastanza da ingannare ancora la mia mente.
Sono solo.
"Ehi, mi sentite?!" grido, disperato, lanciando occhiate nel vuoto che mi circonda. "Aiutatemi, vi prego!"
Terribilmente solo.
Intrappolato qui dentro e non so come fare per uscire.
Mi lascio cadere seduto, con questo corpo ingombrante è una sensazione strana ma comunque appoggio la schiena al tronco del baniano, chiudo gli occhi e mi concentro sui lunghi respiri.
"Dima..."
Invoco il suo nome nella testa, strizzando forte gli occhi. Marduk, quanto cazzo mi manca. Mi mancherà per sempre, per tutta l'eternità, se non mi do una mossa e trovo un modo per uscire di qui. All'improvviso, dietro le palpebre prendono a scorrere delle immagini confuse a grande velocità. Ho appena il tempo di rendermi conto che è notte, sono in un vicolo, tra un muro di pietra e una grata, che torno a essere risucchiato nella savana. La differenza è che, quando apro gli occhi, in piedi davanti a me ci sono Olivia e Yumireu. Mi guardano dall'alto con espressioni ostili.
"Che diavolo vuoi ancora da noi?" dice lui, roteando gli occhi. "Ci hai sganciato. Speravo che fosse una cosa definitiva."
Olivia estende il braccio per intimargli il silenzio. Fa un passo nella mia direzione, si accoscia davanti a me, e sebbene percepisca che in questo momento non ha molta pazienza da prestare, il tocco della sua mano al ginocchio è leggero, il sorriso incoraggiante.
STAI LEGGENDO
Alcherian Boys --(Distopico, Sci-fi, Gay, R-17)
مغامرةAxer, appena diciottenne, vive con Sorush, il suo migliore amico, per cui ha una cotta segreta. Si prostituisce per mantenere entrambi e deve guadagnare abbastanza soldi per il passaporto che gli permetterà di entrare nei distretti alti e cominciar...