Capitolo 82

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"Certo che le sacerdotesse sono strane. È la festività religiosa più importante dell'anno. Fuori dal tempio c'è una folla vasta come un fiume e loro se ne stanno nel giardino, a chiacchierare come se fosse un giorno qualunque." considero, facendo scattare il caricatore a incastrarsi nella mitraglietta automatica.

Alinai si gira verso di me mentre me la appunto alla fondina dietro la schiena.

"Sono ragazze normali, con funzioni religiose. Siete voi del popolo che vi aspettate da loro chissà quale comportamento divino."

Si avvicina e mi passa la salvietta inumidita sulla mandibola per l'ennesima volta per ripulirmi dai residui di fondotinta rimasti.

"Nel terzo distretto sono una rarità."

"Ecco, ora sei pulito."

Vedo Alinai che immerge lo straccio nella bacinella, ma prima che si volti di nuovo un tonfo ci interrompe, facendo vibrare l'aria con la sua forza. Subito dopo ne segue un altro, e riconosco il suono del tamburo in lontananza.

"È cominciata." dice lei, guardandosi intorno. Raccoglie dal tavolo la mappa del tempio che stavamo studiando insieme fino a un attimo fa e la arrotola rapidamente, per poi andare a nasconderla sotto il materasso. Ormai ho memorizzato il percorso. Fuori dalla porta sentiamo rumore di passi che si affrettano verso i giardini da dove siamo passati prima. I rintocchi cadenzati stanno richiamando i membri del clero alla sala delle statue. Tutto secondo il programma, penso con un'occhiata al quadrante dell'orologio da polso.

"Il Presidente e i generali si troveranno nella sala delle statue esattamente tra mezz'ora."

Raccolgo il mantello da sacerdote dallo schienale della sedia e me lo infilo facendolo passare dalla testa. Dovrò indossarlo per confondermi con gli altri finché non arriveranno i governativi. E Soru. Rabbrividisco al ricordo. Soru è un clone. Ed è dalla loro parte. Combatterà? Dovrò scontrarmi con lui? Significa che Jon e Yumireu, quando entreranno nei laboratori del palazzo governativo per trafugare i corpi originali dei cloni, troveranno anche il suo? Lo porteranno via con gli altri? Inutile stare a rimuginarci sopra proprio adesso e comunque sono distratto da Alinai, che si avvicina all'armadio.

"E tra mezz'ora noi attaccheremo." afferma annuendo con decisione. Apre l'anta, prende la fondina all'ascella rimasta appesa alla gruccia. "La nasconderò sotto i veli dello scialle."

"Che stai facendo? Tu rimani qui."

Pare non avermi sentito, perché sta cercando di mettersela addosso e allacciarla, anche se è chiaramente impacciata nei movimenti dal vestito voluminoso.

"Alinai, smettila. Devi allontanarti dal tempio appena sarà possibile. Alinai, no."

Arrivo appena a sfiorarle il braccio, che si divincola. Puntando i piedi, smette di tentare ad allacciare la fibbia e sbuffa.

"Ho detto che vengo anch'io. Se non ti piace, vai avanti da solo ma io vengo in ogni caso."

Devo usare la forza per trattenerle i polsi e lei finalmente si arrende, si lascia prendere le mani tra le mie, nonostante abbia gli occhi incendiati di determinazione.

"Se vieni potresti mandare all'aria i piani di Jon. Potresti morire. Ho una missione da compiere e non posso proteggerti."

"Devo farlo, Axer, difendere il mio paese. Gli impostori hanno ridotto il popolo alla fame e quei poveretti sono affollati qui fuori ad aspettare di poterli applaudire come eroi. Aspettano che gli dei benedicano quei mostri che li schiavizzano. Lo capisci?"

"È per questo motivo che devi restare."

Le sopracciglia nere si stringono sul naso della ragazza, che impallidisce e tira per ritrarre le mani dalla mia presa.

Alcherian Boys --(Distopico, Sci-fi, Gay, R-17)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora