Capitolo 91

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Soru non c'è. Il falò è spento. In mezzo alla savana c'è un bambino che non la smette di gridare.

E inginocchiato accanto a lui c'è Yashal. La chioma folta lo circonda come una tenda e le punte dei capelli sciolti toccano per terra. Per nulla infastidito dallo strillo acuto del bambino riccio, gli prende il piccolo viso tra le mani, sorridendo con gentilezza gli asciuga le lacrime passandogli le dita sulle guance.

"Andrà tutto bene." Mormora con la voce profonda. "Ci siamo noi con te. Saremo sempre con te."

"Come faccio?" mugugna il bambino tra i singhiozzi. "L'altro arcangelo ha ucciso la speranza. Non sarò mai niente."

All'improvviso le fiamme del falò esplodono dai tizzoni fumanti e si ravvivano, nutrendosi della tensione nell'aria. Yashal deve averle sentite lambirgli la schiena, prima che tornassero a restringersi, ma non dà alcun segno di essersene accorto.

L'emozione condivisa tra tutti noi è la disperazione del nostro spirito guida. Io, Olivia e Yumireu, siamo comparsi ai confini dell'oasi; siamo costretti a fare qualche passo per raggiungerlo, perché lo sciamano ha deciso di tenerci lontani.

"Ci prenderemo cura di te." gli dice Yashal. Il sorriso calmo e sicuro, più di ciò che dice, sembra rassicurarlo un po'. Le fiamme si rimpiccioliscono crepitando. Il corpo dello sciamano si fa evanescente, comincia a espandersi come volesse mutare e trasformarsi nell'uomo che ci ha accolto nel mondo dei cloni e ci ha aiutato in tante occasioni, ma ci rinuncia un attimo dopo e si risolidifica nelle sembianze del bambino.

Io e Yumireu ci scambiamo un'occhiata incerta. Olivia, con uno scatto in avanti a super velocita, che sfida le leggi di questo posto stabilite dallo sciamano stesso, li raggiunge e si inginocchia a sua volta davanti al bambino.

"Sei abbastanza grande per decidere da solo. È questo che vuoi dirci?"

Gli occhietti si spalancano e mentre mi avvicino a fatica scorgo il piccolo torace alzarsi e sollevarsi col suo respiro affannato. Olivia non lo tocca. Resta inginocchiata vicino al falò, con Yashal.

"Non stai piangendo per tuo padre." gli dice in un soffio. Il piccolo alza lo sguardo su di lei. La fissa intensamente, con gli occhi lucidi, pieni di lacrime. Scuote la testa in un muto cenno d'assenso. "Stai piangendo perché credi che, ora che Malak è morto, nessuno si batterà per quello che desideri veramente. Nessuno ti permetterà di decidere della tua vita."

Ora il viso del bambino sembra sciogliersi nell'evanescenza e ai lineamenti infantili si sovrappongono quelli dello sciamano, in una bizzarra immagine onirica.

"Lo so che il mio Baba ha fatto tanto male a tante persone." risponde con la voce cavernosa del nubiano, pur mantenendo le sembianze infantili. "Lo so che sono egoista."

La sua faccia torna a solidificarsi intorno alla piccola struttura ossea. Yashal si sporge verso di lui, lo prende tra le braccia e lo sciamano gli affonda la testa nella tenda di capelli, come per ripararsi dietro di lui.

"Mi dispiace." Singhiozza. "Mi dispiace che vi ho impedito di fare la cosa giusta."

"Non era la cosa giusta per te." dice Olivia, mentre gli appoggia una mano sulla nuca, affonda le dita tra i ricci per accarezzarlo. "Ma adesso sei al sicuro. Ti proteggeremo noi. Lotteremo per te."

"Se vuoi diventare un clone come noi," aggiunge Yumireu con le mani nelle tasce, ora che li abbiamo raggiunti "devi decidere da solo e assumerti tutti i rischi del caso."

"Sei un adulto." aggiungo, ingoiando il grumo di tristezza che mi invade la gola. "Questa è la tua eredità."

Adesso il bambino si scoglie dall'abbraccio con Yashal, si fa indietro e guarda Olivia. La donna gli rivolge un sorriso dolce.

Alcherian Boys --(Distopico, Sci-fi, Gay, R-17)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora