Le porte che ho crivellato di colpi non si sono smosse di un centimetro.
Metallo. Sotto la scorza di legno antico, i pannelli sono rinforzati, maledizione. Non so come abbia fatto a restare illeso; soltanto uno dei proiettili che è rimbalzato mi ha ferito la guancia di striscio. Respirando forte, nello stanzino immerso nel buio, l'unico stimolo sensoriale è la sottile colata di sangue caldo che mi scivola al lato della gola.
Devo uscire di qui subito. Dimash e la sua famiglia sono in pericolo. Devo aiutarli.
L'orologio tecnologico! Posso mandare un messaggio di emergenza a Jon con questo. Non importa se verrà intercettato dai governativi, ormai. Ecco, se schiaccio il pulsante grosso, il quadrante dovrebbe illuminarsi, ma... non ci credo...
Non succede nulla.
Nell'oscurità non riesco a vederlo. Possibile che... passo un dito sul vetro e mi accorgo che è diventato un reticolo di crepe. Come la tela di un ragno ma ruvida al tatto. No, no, ma perché? Deve essersi danneggiato durante la colluttazione con Soru. Premo il pulsante più volte, sperando che in qualche modo l'aggeggio ascolti le mie preghiere e si accenda, ma niente.
In preda al panico, mi lancio contro le porte sul lato opposto, che danno accesso alle camere private del Gran Sacerdote. Anche queste sembrano bloccate. Non posso crederci.
Il tempo continua a scorrere inesorabile e sono intrappolato qui nel vestibolo, al buio, dannazione eterna!
Un tonfo roboante rompe il silenzio, strappandomi di soprassalto alle mie cupe riflessioni.
È il tamburo. Ha ripreso a scandire il tempo della parata. I colpi lenti e distanziati annunciano la discesa delle statue nella sala gremita di uomini e donne del clero. Dopodiché il Presidente Colonnello uscirà sulla terrazza col Gran Sacerdote per la cerimonia dello schiaffo e pronuncerà il suo discorso. Jonath ha detto che tra i sacerdoti c'è qualche soldato giudeo. Volontari, vecchi amici e subordinati che hanno scelto liberamente di seguirlo in questa impresa. Folli, a pensarci bene, perché sono entrati nel tempio senza armi e possono combattere usando soltanto le arti marziali. Sono uomini coraggiosi, pronti a immolarsi per la causa della liberazione di Alchera, ma non attaccheranno, se non sarò io a dare il via alla missione.
Non dovevo disobbedire agli ordini per venire a cercare Soru. Come ho potuto anche solo pensare che sarebbe stato dalla mia parte? È diventato un governativo a tutti gli effetti, un nemico da annientare, come mio padre e gli altri tiranni.
Provo ancora a prendere la porta a spallate, inutilmente. Mi faccio male e basta. Sconsolato, incredulo e sconvolto, sbatto la schiena contro i pannelli solidi e mi lascio scivolare giù, a sedermi sul pavimento.
Dimash. – il battito del tamburo si fa più rapido, amplificato dal silenzio profondo – Dovevamo vederci stasera.
Un singhiozzo soffocato crepa gli argini della disperazione, mentre mi abbraccio le ginocchia.
L'ho tradito. Ho tradito tutti. E adesso pagheranno con la vita. Per colpa mia.
Come assorbito in un senso di intorpidimento, chiudo gli occhi e mi passa dietro le palpebre uno scorcio della savana. È notte. Il flash di un treno che corre, sferragliando. E poi lui. Lo sciamano è seduto nella mia stessa posizione. Nei suoi occhi neri crepitano le fiamme del falò dove il suo sguardo intenso si perde. Vedo determinazione e paura, quando sbatte le ciglia e li solleva su di me. Ci fissiamo scambiandoci mute promesse. Sembra sussurrarmi che non c'è tempo per il senso di colpa. Conta soltanto l'agire. Ora e subito. E so cosa devo fare.
Mi concentro, attraverso un muro di gelatina con un lieve sforzo e in un attimo sono nella sua testa.
Sono in un laboratorio piuttosto ampio, che mi ricorda il bunker dove Mirza mi ha trasformato in un clone. Le pareti di metallo sono scure e sotto le luci del neon danno un'impressione di freddezza. In fondo alla stanza ci sono alcuni cilindri in cui galleggiano dei corpi nudi. Steso ai miei piedi, c'è il soldato addetto alla sicurezza che ho appena tramortito. È l'ultima cosa che noto, prima di essere investito dalla voce che mi rimbomba in testa.
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Alcherian Boys --(Distopico, Sci-fi, Gay, R-17)
AdventureAxer, appena diciottenne, vive con Sorush, il suo migliore amico, per cui ha una cotta segreta. Si prostituisce per mantenere entrambi e deve guadagnare abbastanza soldi per il passaporto che gli permetterà di entrare nei distretti alti e cominciar...