Capitolo 94

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"E quindi, che cosa pensate di fare?"

"Non lo so." mi risponde Mireu. Alzandosi dalla sedia esala un sospiro frustrato. "È stata una giornata lunga per tutti. Per adesso, credo sia meglio se ce ne andiamo a dormire. Ci penseremo domani."

Olivia fa per alzarsi dalla poltroncina a sua volta e no, non mi sta bene per niente.

"Volete lasciarli a marcire in galera per tutta la notte?" esplodo, sfidandoli a turno a lasciare la stanza, pronto a scattare verso la porta. Mi soffermo proprio su Olivia.

"Hai fatto tanta strada per ritrovare Jonath, allora di lui non te ne frega niente?"

La donna rotea gli occhi e guarda Mireu.

"E tu," mi volto verso di lui "hai già cambiato bandiera? Avevi promesso che ci avresti aiutato."

"Io, ho cambiato...?!" freme, affilando le palpebre a mandorla in un taglio minaccioso. La sua mano stritola il pacchetto delle sigarette sul tavolo e lui indurisce le mascelle. "Piuttosto chi cazzo saresti, tu?"

"Che cosa... significa?" domando, colto di sorpresa.

"Spiegaglielo." dice a Olivia. Ci voltiamo entrambi verso di lei, che viene verso di me, con una strana durezza scolpita nel volto. Si ferma poco prima di raggiungermi, inspira forte, piazzando le mani sui fianchi e non mi guarda negli occhi, non direttamente.

"Ti abbiamo visto parlare con Raphael, prima della parata, eri al cimitero. Sapevi di lui. E ora non riusciamo più a sentirti."

Aggrotto la fronte, senza capire.

"Mireu crede che ci stai nascondendo qualcosa." spiega lei. "Sapevi chi era tuo padre e ti sei accordato con lui e il suo schiavo per mandare a monte il piano di Jon."

"Stai scherzando?" biascico, incredulo e oltraggiato "Io sono-" ...interrotto da un sibilo acuto, che mi si espande nelle orecchie e arriva al cervello. Una luce bianca, accecante, mi appanna la vista.

"Ti ho detto che un giorno avresti ritrovato la memoria." mi giunge ovattata, lontana, la voce di Yumireu, il suo tono è severo "Non mi aspettavo che sarebbe successo tanto presto."

"Già, anche noi l'abbiamo visto." La mano che mi si posa sul braccio e stringe lievemente affievolisce il sibilo e dissipa il chiarore. "Hai tentennato davanti allo zio Rafa perché sapevi che è tuo padre."

"Ti ricordavi di Raphael. Confessalo." aggiunge piccato Mireu, con una smorfia.

"Lo sapevo, e allora? Ho incontrato lui e il Presidente Colonnello al cimitero mentre portavo le libagioni a mia madre."

Olivia riporta la mia attenzione su di sé e mi lascia andare il braccio.

"Ma non è questo il problema." arguisce Olivia. "Al tempio hai disobbedito agli ordini, sei caduto nella trappola dello schiavo. Pur sapendo cosa c'era in ballo, sei corso da lui. Hai voluto fare di testa tua e hai mandato all'aria la missione che ti era stata affidata. Forse non ti fidavi abbastanza di Jonath da eseguire i suoi ordini alla lettera, oppure..."

"Oppure perché stavi facendo il doppiogioco." mi rimbecca Mireu.

Il cinese dallo sguardo acquamarina rimane impassibile davanti alla mia occhiataccia.

"State dicendo che... mi sarei cacciato in trappola... apposta?"

"Non mi fido di te."

"Hanno quasi ammazzato l'uomo che amo!"

"Certo, e la missione è fallita, i giudei sono in prigione e tuo padre siede sul trono di Alchera. Non ti sembra tutto un po' troppo bizzarro?"

"...che ami?" interviene Olivia, gelando l'atmosfera all'istante. L'ufficio piomba nel silenzio quando ci voltiamo verso di lei.

Alcherian Boys --(Distopico, Sci-fi, Gay, R-17)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora