Capitolo 105

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Mio padre va a sedersi dietro la scrivania, digita qualcosa sulla pulsantiera luminosa, mentre il maggiore Sinan e i due soldati continuano a distribuire le armi. Lo schermo su cui è ricomparsa la planimetria si mette a ronzare e ruota sul suo asse, in modo da fronteggiare lo Scià seduto.

Nel trambusto Yashal mi chiama da parte.

"Axer, che cosa devo fare?"

"Perché lo chiedi a me?"

"Non posso restare qui con lo Scià." dice lanciando occhiate furtive intorno a sé e si abbraccia da solo.

"Che stai dicendo? Non è sicuro là fuori."

"Ma se dovessi..." Abbassa la voce e si racchiude di più in se stesso, tanto che devo avvicinarmi per sentire che sta dicendo. "...se lo sciamano prendesse di nuovo possesso del mio corpo..." mormora.

Il pensiero mi scivola addosso facendo rizzare tutti i peli che incontra al suo passaggio, all'improvviso ho la gola secca. Quando lo sciamano ha preso possesso del mio corpo, prima, ha attaccato mio padre. Però, penso, non l'ha ucciso. Ha pensato al proprio bene e ha scelto di fare quello che gli conveniva, ovvero giocarsela come se fosse me. È un bambino che non ha avuto occasione di crescere. Inchiodato al suo letto d'ospedale da tanti anni, vuole solo un padre e il suo posto nel mondo.

"Non succederà perché tu glielo impedirai."

Yashal mi scruta la faccia con un'espressione interrogativa, sibilando:

"Ma come?"

"Devi riuscire a parlargli. Vai nella savana, in qualche modo, digli che stiamo combattendo anche per lui, per proteggerlo."

"Che significa, Axer?"

"Se mio padre resterà sul trono, ha giurato di riportare lui e sua madre ad Alchera. Gli daremo un nuovo corpo da clone; era destinato a questo fin dall'inizio. Il programma sui cloni è nato grazie a lui."

"Ha detto che ci avrebbe distrutto, l'hai sentito. Io non mi fido. Quel bambino vuole vendetta."

"Ma sei stato tu a promettergli che ci saremmo presi cura di lui."

"Non credevo che sarebbe arrivato a tanto."

"Axer," mi chiama Jonath "non c'è tempo per le chiacchiere."

"Sì, capitano."

Con un'ultima raccomandazione mi allontano da Yashal, che sembra più sconvolto che persuaso dal mio discorso. Però non posso farlo uscire di qui, adesso. Essendo un clone come me, potremmo riportarlo in vita, lo so. Il suo corpo originale è insieme agli altri alla base nel deserto ma... se gli uomini di Uriel dovessero vincere, non voglio neanche pensarci.

"Contatta Olivia, provaci in tutti i modi." gli dico, prima di raggiungere il capitano. "Lei saprà cosa fare."

Jon mi concede uno sguardo di calda approvazione con l'occhio sano, e senza guardare allunga il braccio per farsi dare l'ultima mitraglietta da Sinan. Balthazar reagisce a un cenno del suo maggiore slacciandosi l'orologio ipertecnologico, poi lo consegna a Dimash.

"Così ogni squadra ne avrà uno." dice Sinan "Sono programmati per captare il segnale del radar. Se qualcuno si avvicina, lo vedrete. Purtroppo non è molto potente, non distingue i nemici in rosso come sullo schermo."

"Andrà benissimo." risponde Dimash, allacciandoselo al polso.

"Voi due, con me." esclama il cecchino Jacob, partendo in marcia verso la porta. Balthazar e il suo compagno corrono a liberare la via dalla barricata delle poltrone che la bloccano.

Alcherian Boys --(Distopico, Sci-fi, Gay, R-17)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora