Capitolo 87

406 35 12
                                    


Sono un clone da poco, eppure trovo esasperante la lentezza con cui i miei compagni salgono per le scale. Scusandomi con Kain, che mi cede il passo senza protestare, avanzo per affiancarmi a Olivia, che invece sembra non avere fretta di raggiungere il nostro obiettivo.

"Devo andare avanti per primo. Il Presidente Colonnello deve morire ora." esordisco, eliminando di botto ogni preambolo. La donna mi scocca un'occhiata severa dal basso e scuote la testa.

"Ti sbagli, Axer. Ormai la cerimonia dello schiaffo sarà finita e, ammesso che tu ci riesca, non puoi provare a ucciderlo davanti al popolo che ha appena visto legittimare il suo potere dal dio in persona. Che tu fallisca o abbia successo, sarai considerato un assassino sulla scena internazionale e il regno di Giuda non potrà più impiegarti nelle missioni."

Distoglie lo sguardo, mettendo fine alla nostra conversazione e continua a risalire la gradinata. Imperterrito, la tampino e lei spiega:

"Capisci che, se dovesse andare così e tu muori in battaglia, i tuoi nuovi amici non avranno un solo motivo di riportarti in vita?"

Per l'esasperazione trattengo un grugnito.

"Perché non mandi i cecchini indietro ai loro posti? Gli spareranno da lontano e nessuno saprà chi è stato."

Olivia sbuffa dal naso.

"Troppo pericoloso. Le postazioni sono bruciate. Quando hanno catturato gli zingari, i soldati governativi si sono messi a ispezionare la zona. Hanno trovato i fucili. Nessuno torna indietro." dichiara in tono definitivo.

"E allora, che cosa pensi di fare?"

Con la coda dell'occhio vedo le sue labbra storcersi in un mezzo sorriso.

"Finalmente una domanda intelligente, Axer. Li affronteremo nel tempio. Bloccheremo le uscite, intrappolando i generali rimasti dentro. Un sovrano guerriero non può permettersi di fuggire davanti al nemico. Proprio perché Marduk gli ha appena concesso la sua benedizione, se si ritirasse da solo, lasciando i propri alleati a morire, diventerebbe un codardo agli occhi del popolo."

"Come fai a essere sicura di..."

"Entrerà nel tempio e combatterà. Non ho chiesto la tua opinione perché non la voglio. Qui il capo sono io, si eseguono i miei ordini all'istante e senza fiatare, e se non ti sta bene," Olivia smette di salire, mi afferra per il lembo della maglietta e tira. "levati di mezzo, che mi intralci."

Un po' risentito, abbasso la testa e mi faccio superare da Kain, che torna al fianco della sua madre adottiva. Lo zingaro con la zampa di coniglio appuntata alla cintura mi oltrepassa insieme a due compagni, e quando arriva con agli altri, Dimash mi posa una mano al fondo della schiena, per incitarmi a proseguire.

"Che succede?"

Scrollo la testa, socchiudendo gli occhi, a un tratto sferzati dai raggi obliqui del sole. Ho un pungolo nella mente, come un'energia che stia tentando di oltrepassare le barriere; qualcuno che sta chiedendo il permesso di entrare.

"Niente, sto bene."

"Io no, quella donna mi preoccupa. Per me ci nasconde qualcosa."

Mentre saliamo le scale, affiancati, si avvicina di più per poter mormorare:

"Che bisogno c'era di distruggere le ricetrasmittenti?"

"Non ci servono." affermo con sicurezza e mi lascio invadere da quell'energia. L'attimo dopo mi ritrovo nell'abitacolo di un camion, che sobbalza per le strade del quarto distretto, a osservare la città di fuori dalla posizione elevata. "Yumireu sa già tutto."

Alcherian Boys --(Distopico, Sci-fi, Gay, R-17)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora