Il 5° anno

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Andiamo al campus universitario, per l'ultima volta, mi mancherà la mia camera.
Sono le otto: ho lezione di letteratura, vado in classe, le ore scorrono (stranamente) veloci,sembra quasi che io cambi aula ogni cinque minuti...
Finite le andiamo alla conferenza, il preside fa un discorso, «Questa università è una delle più facoltose, per me è un onore rappresentarla, tutta la mia famiglia l'ha fatto e continuerà a farlo.
Quello che amo pensare è il fatto che un giorno, nelle stesse aule, nelle stesse camere, ci saranno i vostri fratelli e sorelle, o meglio ancora: i vostri figli.
Sarò felice, quando in quel giorno d'aprile, voi avrete definitivamente terminato gli studi.
Sono felice di aver potuto offrire ad ognuno di voi, un trampolino di lancio.
Grazie a voi ci vediamo alla laurea.» dice, tutti battono le mani, usciamo e andiamo in camera, «Non posso credere che abbiamo finito l'università, Myron, io e te ancora insieme. Non vedo l'ora che sia aprile, anche se mancano ancora due mesi. Sono eccitata.» esulto, mi sorride, abbiamo già preparato alcune tesine, speriamo solo di riuscire a prendere un bel cento.

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