Sconvolgente

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Mi sveglio è l'alba, Myron dorme ancora, mi alzo, metto la sua maglietta e vado di sotto, preparo una camomilla, noto che la felpa di Myron è appoggiata sul divano, la indosso, prendo la tazza e mi metto sulle poltrone sul portico, «Piccola che ci fai qui?» chiede, «Niente di che, tu?» chiedo; «Mi sentivo solo» dice, sorrido e gli faccio cenno di sedersi, «Ho il turno di notte oggi» dico, «Posso venire a trovarti? Non posso stare senza di te un giorno intero... e...», lo bacio appassionatamente, «Lo prendo come un "si amore mio"» dice-«Ovvio amore mio» dico, sorride dolcemente.
«Myron Ho bisogno di te nel vero senso della parola» ammetto, sorride, mi bacia appassionatamente, mi prende in braccio, mi porta in camera, mi poggia sulla scrivania, mi sfila la felpa, «Sbrigati ti prego» sussurro, sorride e si spinge contro di me, sospiro «Dio...» sussurro, ci mettiamo sul letto, mi bacia dappertutto, chiudo gli occhi, mi mordo le labbra e inarco la schiena, torna a baciarmi, mi blocca le braccia in alto e mi bacia sul collo, gli strattono i capelli, fa scorrere la mano sul mio fianco, accavallo una gamba sul suo fianco e muovo i fianchi sotto di lui, mi preme la coscia con forza; gemo.
Cavolo, stavolta avevo proprio bisogno di questo contatto fisico...
Le mie gambe iniziano a tremare, sono a limite, non resisto più.. mi bacia e poggia le spalle sulla testiera del letto io poggio le mie sulle sue spalle, sorrido timidamente, intreccio la mano alla sua, alzo il collo e lo bacio appassionatamente, «Grazie, Dio ne avevo proprio bisogno di questo momento con te» ammetto, mi poggia un bacio leggero sulla mano, «Sei praticamente esplosa» dice ridendo, alzo lo sguardo verso di lui e dico «Ti prego smettila. Mi vergogno un po'.», sorride e passa il pollice sulle mie lentiggini, lo bacio appassionatamente.
Sono le sei, la sveglia suonerà tra mezz'ora ...
«Tra poco devo andare. Vorrei restare qui e baciarti, e baciarti, e baciarti, e baciarti» dico, sorride dolcemente e gli spuntano le fossette, mi metto su di lui, poggia le mani sul mio sedere e mi bacia appassionatamente, il lenzuolo mi scivola giù, spingo il mio petto contro il suo, «Cazzo Ellie... sei una provocatrice» sussurra, sorrido e lo bacio appassionatamente, le nostre lingue si sfiorano, gli poggio le mani sulle guance, fa scorrere le sue mani sulla mia schiena scoperta, veniamo interrotti da Frank che entra senza bussare, mi copro immediatamente il seno con il lenzuolo, «C'è tuo.... padre di sotto» dice, mi guarda e deglutisce, abbasso lo sguardo, «La prossima volta bussa: è gratis amico» dice Myron, se ne va.
«Che Ci fa mio padre qui alle sette del mattino?» chiede, faccio spallucce sorridendo, mi bacia, «Io faccio una doccia e mi preparo per andare a lavoro» dico, annuisce sorridendo, si alza, si rimette i pantaloncini, mi alzo anch'io, «Myron...» -«Si?» chiede, poggio la guancia sul suo petto e lui mi stringe forte, «Ti aspetto così scendiamo insieme?» chiede, annuisco sorridendo, vado in bagno; mi segue, entro nella vasca da bagno e lo guardo, osservo I suoi muscoli che si contraggono, si sta lavando i denti, è così dannatamente perfetto! Mi guarda negli occhi e sorride, abbassa lo sguardo verso il mio seno, scuoto la testa sorridendo, mi passa l'asciugamano, mi asciugo mi vesto e indosso la divisa da lavoro, attacco il cartellino sul camice, raccolgo i capelli in una coda di cavallo alta, metto solo il burro cacao sulle labbra, metto l'orologio, preparo la borsa mentre lui si lava, poi si veste e andiamo di sotto, entriamo in cucina, troviamo Tom, «Tu» dice Myron «Che ci fai qui?» aggiunge, «Sono venuto per salutarti; tra due giorni partiamo» rivela, «Ma non mi dire» dice con ironia, «Io dovrei andare, adesso» dico, sorride dolcemente, «È stato un piacere rivederti Ellie cara, non ti avevo mai vista così coperta. Dopo la festa di Josh...» dice Tom, Myron ha un bicchiere tra le mani, lo guardo negli occhi, sospira e chiude gli occhi per un attimo, «Bene Tom Possiamo andare» dice Celine uscendo dal bagno degli ospiti, sono sconvolta, Myron sbarra gli occhi, Frank Non dice nulla, Emily entra a casa dicendo «Ho portato la cola... zio ne» conclude, «O mio Dio» aggiunge, «Ma dico io: non ti fai schifo? Hai quarantasei anni e ha messo incinta una ragazza di 25» dice Myron, «È una femmina, si chiamerà Susan» dice Celine, la guardo, «Susan? Susan come mia Nonna?» chiede Myron, Tom annuisce, «Mi fai schifo. Sei un mezzo uomo che ha bisogno di una donnetta per divertirsi» aggiunge, «Myron ma perché ti comporti così?» chiede Celine, «Vedi Tesoro, si comporta così perché noi avremo qualcosa che loro, non avranno mai.» dice Tom, Myron si arrabbia, sta per andare verso di lui, lo blocco poggiandogli una mano sulla spalla, mi guarda negli occhi con sconforto, sorrido e scuoto la testa, «Bene, io devo proprio andare. Ci vediamo dopo, grazie per il caffè Emily. Auguri Celine sono felice per te, davvero, I bambini sono un dono, vuol dire che in fondo tu te lo meriti, ripeto sono felice» dico, do un bacio a stampo a Myron ed esco di casa, arrivo in ospedale, prendo un altro caffè, Carl si rende conto che c'è qualcosa che non va, andiamo nel mio studio e parliamo;
«Hey perché non fate con la madre surrogata?» propone
«Cioè mio marito, dovrebbe fare l'amore con un altra donna? Per avere un figlio suo? Ma in tutto questo io che ruolo avrei? Solo quello della moglie sterile.» dico, annuisce «Sono un ginecologo, che ne pensi dell' inseminazione artificiale? O dell'ovulazione?» chiede-«Non è detto che funzioni e sinceramente non sarei in grado di superare la perdita di un altro bambino..» ammetto, «Capisco, so che non è il momento ma muoio dalla voglia di dirtelo... io e George stiamo adottando un bambino, una bambina in realtà: si chiama Grace, ha due anni e si trova in Italia» dice, sorrido e lo abbraccio forte «Sono super felice Per voi davvero!» dico, ricambia l'abbraccio sorridendo.
Carl esce, sistemo le varie cartelle, quando bussano alla porta, «Avanti» dico, vedo un mazzo di rose enorme, sorrido e mi alzo, prendo i fiori e lo bacio appassionatamente, «Sono le undici di sera, casa nostra sembra vuota senza di te» ammette
«Dio sono stanchissima, non so quanti caffè ho bevuto oggi» dico, gli racconto di Carl e lui dice «Non andrò a letto con un'altra. A me basti tu. Io ti amo così per come sei.» sorrido e lo abbraccio forte, Charlotte entra nello studio,« codice rosso: donna, incinta dice di essere stata picchiata» spiega
«Vado io» dico, sorride e chiude la porta, usciamo e restiamo sconvolti ancora una volta, «Ellie... salvala... salva mia figlia, tu sai cosa significa perdere un figlio non permettere che io provi lo stesso dolore» singhiozza, le faccio Un ecografia, c'è qualcosa che non va, «Charlotte: prepara la sala parto del primo piano e chiama Carl, occorre fare un parto cesareo d'urgenza» dico, annuisce e se ne va.
«Celine com'è successo?» chiedo
«Tom... mi ha picchiata... perché ho difeso Myron dopo quello che gli aveva detto» dice, sono senza parole, Myron sbarra gli occhi, «Ellie... non si muove da Un po', ti prego salvala» dice, sorrido e le stringo la mano, la portiamo in sala parto, aiuto Carl, e ci riusciamo, abbiamo salvato la piccola.
È prematura, la portiamo nell'incubatrice, riportiamo Celine in camera.
«Carl Per qualunque cosa chiamami okay», annuisce.
Prendo le mie cose e torno a casa, ceno, faccio una doccia e mi metto sul letto, mi addormento immediatamente.

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