Perdonami amore.

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Due mesi, mia figlia non mi parla da due mesi che per una madre sembrano equivalere a Un eternità...
«Giorno piccola» dice entrando in cucina, mi da un bacio e io faccio finta di sorridere, «Devi chiamarla credo dorma ancora» dico, annuisce e va di sopra, «Ma che cazzo... Amber!» urla, corro di sopra, «Ma che diavolo... o mio Dio» dico, si copre con il lenzuolo, «Mike vattene subito» dice Myron, «Papà io credevo che tu fossi a lavorare...» dice, faceva finta che io non fossi a casa...
«Mi dici cosa devo fare con te?! Davvero eri a letto con il tuo ragazzo mentre tua madre era di sotto a riordinare le tue cose!? È arrivato il momento di rompere l'ampolla di cristallo, vestiti ne parliamo di sotto» dico guardandola dritta in faccia, torniamo di sotto, «Allora, in quale lingua e in quanti modi devo dirti che non devi scoparti mia figlia!!» urla, sospiro, «Ma è la mia ragazza» dice
«Ma è mia figlia. E credimi se io decido di non fartela più vedere tu dimenticherai anche il suo nome» dice, annuisce sospirando, lei scende , si siede vicino a Mike , «Tu ragazzina insolente, devi smetterla di disobbedire, non vedrai Mike per un due mesi, chiuderò a chiave la porta sul retro e farò serrare la tua finestra.» dice
«Myron, Sei troppo duro con lei. Ha 16 anni e sta facendo le sue esperienze così come abbiamo fatto io e te! Non puoi impedirle di vederlo perché sai benissimo cosa potrebbe fare. Ti sei per caso dimenticato del fatto che per separarci tua madre ti ha spedito a Londra?» chiedo, «Lo ricordo perfettamente» dice, «E ricordi anche come ci siamo sentiti quando eravamo lontani? Ricordi che non riuscivamo a staccarci l'uno dall'altra? Ricordi che la distanza ci consumava lentamente? Lo ricordi?» chiedo, annuisce confermando, «Bene, allora non far si che nostra figlia, la nostra bambina patisca la stessa sofferenza . Farà le sue esperienze e se sbaglierà ne pagherà le conseguenze a sue spese, come abbiamo fatto tutti.» aggiungo, «Okay. Si hai ragione. Potete vedervi ma niente sesso» dice, loro annuiscono; io sospiro, mi da un bacio, «Mi raccomando Signorina» dice, lei annuisce.
Lui se ne va a lavoro e Mike esce subito dopo.
Torno a fare le mie faccende domestiche, «Grazie per quello che hai detto a papà» dice, alzo lo sguardo verso di lei, «È il mio dovere» dico, «Scusami. Io mi sono arrabbiata per una cosa che a malapena mi riguarda, non mi hai mai fatto mancare nulla. Io non voglio che tu muoia davvero perdonami mamma.» dice, sorrido e apro le braccia, la stringo forte a me come quando era piccola.
«Ti voglio bene» dice
«Anch'io e non sai quanto piccola» dico.
Prepariamo la cena, «Finalmente: le mie donne» dice, ci abbraccia forte.
Andiamo a letto e mi addormento tra le braccia di Myron.

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