MYRON(9)

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La festa finisce alle undici e mezza, torniamo in camera e la bacio appassionatamente; si siede sul letto e si slega i capelli; mi avvicino a lei; le tolgo la maglietta, ha un reggiseno nero semplicissimo; passo il pollice sul suo petto, le sfilo la salopette di jeans e mi fermo a guardarla; «Che succede?» chiede, «Di solito hai il reggiseno di pizzo e non le mutandine e... cazzo sei così sexy...» dico passando la lingua sul labbro inferiore, mette una mano sulla mia nuca e mi bacia appassionatamente; le blocco le braccia in alto e passo la mia lingua su tutto il suo corpo, inarca la schiena quando arrivo sulla sua intimità, torno a baciarla, mi spingo contro di lei con forza, «Ahia!» urla, mi scosto da lei e dico «Cazzo Scusami io non volevo farti male. Merda», mi attira a se e mi bacia appassionatamente, sorride sulle mie labbra e annuisce, mi spingo contro di lei Un altra volta, apre le gambe sempre di più e io vado sempre più a fondo...
Muove i fianchi sotto di me molto velocemente; la bacio sul collo, «Ah...Myron... Dio» geme, la sua pelle abbronzata è così calda, le sue labbra sanno di fragola per via del drink...
Sprofonda con la testa sul cuscino e mi graffia le spalle, mi strattona i capelli, sono al limite lo so, non resisto più mi scosto da lei e mi poggio sul cuscino, le arriva un messaggio, si solleva, poggia il suo seno nudo sul mio petto e allunga il braccio per prendere il telefono sul comodino; mentre lei guarda lo schermo io faccio scorrere una mano sotto al lenzuolo e le strizzo il sedere; sobbalza( non se lo aspettava), posa il telefono e si stende, mi abbraccia forte forte e si addormenta con la testa sotto al mio mento e il mio braccio che le fa da ala protettrice.
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GIOVEDÌ:
Sono sveglio da mezz'ora e la guardo dormire, solo uno stronzo come me può riuscire a farla stare male..
Lei è un essere così speciale..
È a pancia in giù ,ha le spalle scoperte è una mano poggiata sul mio cuscino, sorrido.
Mi avvicino a lei ma non voglio svegliarla, sono appena le tre del mattino..
Le metto una ciocca di capelli dietro l'orecchio e le sfioro un viso; sbatte le palpebre e alza lo sguardo per guardarmi; sorride, chino il capo e le do un bacio, «Che c'è? Come mai sei sveglio?» chiede tenendosi sui gomiti, «Niente è solo che avevo bisogno di vederti dormire per sapere che stai bene, sei felice e al sicuro e pensavo anche a quanto mi manca quella piccola peste» dico, annuisce sorridendo e mi attira a se, mi ritrovo sopra di lei a baciarla, mi guarda negli occhi e sfila il lenzuolo dal suo corpo, mi mordo le labbra, con le gambe spinge la mia schiena contro di lei, la bacio appassionatamente, mi spingo contro di lei; si mette su di me, la stringo forte dalla schiena mentre la bacio, poggia la testa sotto al mio mento mentre muove i suoi fianchi su di me; è al limite, lo so perché sento che stringe con forza i bordi del cuscino; mi bacia appassionatamente le nostre lingue si sfiorano e poi si abbandona su di me; «Oh» dice sospirando, si stende vicino a me e incornicia le gambe alle mie, «Adesso dormi amore mio» dice
«Lo farò senz'altro piccola» dico, sorride e si volta dall'altra parte, poggio la guancia sulle sue spalle e mi riaddormento.
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VENERDÌ:
Ultimo giorno, andiamo a fare un po' di shopping e compriamo un regalo ad Amber; torniamo in albergo e facciamo le valigie; poi ci dirigiamo verso l'aeroporto e prendiamo l'aereo; non siamo vicini e questa cosa non mi fa particolarmente piacere, come se non bastasse lei ha vicino un ragazzo; le invio un messaggio per quanto possa essere stupido; "TRANQUILLO: È GAY L'HO CAPITO DAL SUO SFONDO" scrive, sorrido e scuoto la testa.
Noto che si addormenta e resto sveglio durante tutto il viaggio per assicurarmi che stia bene...
Quando scendiamo, siamo pronti a tornare a casa, in aereo porto aspettiamo Marcus; «Mammina!» urla, mi volto e vedo che corre verso di noi: sorrido.
Ellie la prende in braccio e la stringe forte, «Eilà piccolo scricciolo mi sei mancata» dico, sorride e mi abbraccia forte. Fermerei il tempo qui.
«Ha insistito» dice Marcus, sorrido e lo abbraccio, saliamo in auto, mi siedo davanti, quando mi volto vedo che Amber si è addormentata con la testa sulle gambe di Ellie, sorrido
«O mio Dio sta dormendo» dice Marcus, mi metto a ridere «È insopportabile. Parla parla parla Dio quanto parla! Ha preso dalla madre non è colpa sua» aggiunge, «Hey!» urla Ellie, «Non dormo da lunedì! Perché avevo paura che potesse accadere qualcosa! La prossima volta non fatele scegliere con chi rimanere» dice, sorrido
«Ammettilo: le vuoi bene» dice Ellie
«Lo ammetto, è capace di farsi voler bene da chiunque è un distributore di gioia infinita» dice, arriviamo a casa, «Grazie mille per tutto Marcus» dice Ellie, annuisce sorridendo e dice «Ellie ti aspetto domani per togliere le barbie dal mio salotto», mi metto a ridere e lo saluto .
Entriamo a casa; «Quanto mi è mancata poterla tende in braccio, la metto sul lettone per stasera» dice, annuisco, ci stendiamo e la abbracciamo forte.
Ci addormentiamo abbracciati a lei.

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