Paura di perderti ancora.

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Inizio a non sopportare il fatto che Frank sia qui a casa; sembra che se ne stia un tantino approfittando...
«Giorno piccola: Frank l'auto è pronta, quanto vuoi andiamo» dice «Buongiorno amore mio» dico, prima di andare lo abbraccio forte e dico «Ti amo» -«Io di più. Ti amo immensamente, a dopo» dice, lo bacio e poi va via.
Rimetto tutto in ordine e vado a vestirmi, poi torno di sotto e mi siedo sul divano, mi squilla il cellulare. Rispondo:«Ciao Carl come va?» chiedo
«Ellie, devo farti una brutta notizia purtroppo» dice, è molto agitato, «Che succede?» chiedo preoccupata
«Ellie, Frank e Myron hanno avuto un incidente stradale, Emily ed Andrew sono già qui, ti prego di venire» aggiunge, riattacco, prendo le chiavi ed esco di casa, in auto vado molto veloce, quando arrivo chiedo a Charlotte, «Sono al quarto piano» dice, prendo l'ascensore, arrivo e vado incontro ad Emily, sta piangendo,inizio a temere il peggio, deglutisco e chiedo «Dov'è Myron?», Frank ha un braccio ingessato ed è seduto in sala d aspetto con lo sguardo perso nel vuoto.. «Emily dov'è Myron?» ripeto, mi prende le mani, «Lo stanno operando, è conciato male» dice, sbarro gli occhi; aspettiamo, Frank si prende la testa tra le mani, mi acciglio e mi avvicino a lui, «Vuoi spiegarmi cos'è successo?» chiedo, alza lo sguardo, è la prima volta che parlo lui dopo che ci ha fatto litigare...
«Eravamo usciti dal negozio... e Ho fatto una battuta... e e... Abbiamo iniziato a litigare.... e il camion è sbucato fuori all'improvviso...» spiega, mi poggio una mano sul petto e stringo il tessuto della maglietta, «Frank chi guidava?» chiedo deglutendo, ha gli lucidi quando risponde «Io... Ellie»-chiudo gli occhi per un istante; me lo sentivo.
Il medico esce dalla sala operatoria; «È stabile, aspettiamo che si svegli. Non so quando passerà prima che si svegli, lo stiamo portando in terapia intensiva» spiega; annuisco, «Emily vado a prendere la mia roba e torno, non dovrei metterci tanto.» dico, annuisce sorridendo appena, «Porta Frank a casa, l'auto è a riparare» aggiunge, annuisco.
In auto stringo forte il volante, poggio un gomito sul finestrino e metto una mano sulla fronte, «Io... mi dispiace moltissimo» dice, guardo fissa la strada e non rispondo; «Ellie perché mi ignori» chiede-«Sai Frank, ti ho perdonato più e più volte, io ho perso mio marito per colpa tua e il pensiero di perderlo ancora una volta sempre per colpa tua mi manda fuori di testa. Devi smetterla, smettila di corrermi dietro, smetti di fare lo stronzo e torna ad lo stesso Frank di quando eravamo al liceo. E ringrazia che non ti abbia sfrattato nel frattempo. Perché credimi mi sono arrabbiata altre volte; ma in questo momento sarei davvero capace di romperti anche l'altro braccio. Sono incazzata! Myron era il tuo migliore amico, stavi quasi per ammazzarlo. Frank questa volta non ti posso perdonare.
E se un minimo mi conosci sai che io non sarei mai capace di odiare qualcuno, ma la rabbia che provo nei tuoi confronti si sta lentamente trasformando in odio e io non voglio che accada» dico, sospira, prendo lo zaino che mi ha regalato Myron, ci metto dentro le mie cose, torno di sotto, «Puoi ordinare una pizza per stasera. Io passo la notte in ospedale» dico, annuisce, risalgo in auto, prendo l'ascensore, «Vuoi che rimanga io qui?» chiede Emily , scuoto la testa e aggiungo «Non tornerei comunque a casa... resto io tranquilla», annuisce, mentre parliamo, dice «Ellie», «O mio Dio Myron ti sei svegliato, come ti senti» chiede Emily -«Mi solo un po' male la schiena» dice, sorrido, mi avvicino e lo bacio, «Le mie gambe... non riesco a muovere le mie gambe» dice, lo guardo, «In che senso?» chiede sua madre
«Nel senso che non me le sento più, non posso muoverle» conferma, chiamo il medico, «Purtroppo ha sbattuto contro l'osso sacro, non potrà camminare per un lasso di tempo, quando uscirà si potrà spostare tramite una sedia a rotelle» spiega il medico, metto una mano sulla bocca. Quando il dottore esce, lo abbraccio, «Devi andare a casa, non voglio che tu mi veda così. Ti prego. Ellie ti amo immensamente ma non posso sopportare tutto questo» dice, gli accarezzo il viso, «Non essere così duro» dice Emily, «Andrà tutto bene; te lo prometto: si sistemerà tutto» dico, gli do un bacio e torno a casa, «Hey novità?» chiede-«Si è svegliato» mi limito a dire, «E come sta?» chiede -«Paralizzato credo sia il termine giusto» confesso, sbarra gli occhi, si siede sul divano, vado di sopra, mi cambio, non chiudo occhio per tutta la notte; mi arriva un messaggio "SCUSA NON VOLEVO ESSERE COSÌ DURO, SONO MOLTO ARRABBIATO", rispondo, sono le due di notte, metto una salopette di jeans e salgo in auto, torno in ospedale, entro in camera sua, «Tu sei pazza» dice
«Hai ragione sono pazza, di te» dico, lo bacio appassionatamente, «Cambierà tutto amore mio, non potremo più andare a correre insieme, non potremo più stare bene come prima» dice, gli passò una mano sui capelli, «Può darsi, ma ciò che io provo per te non cambierà nemmeno se te le taglieranno le gambe..
E poi posso mettermi in braccio a te; starci quanto voglio, almeno non senti il peso del mio corpo. Tra l'altro il medico dice che un giorno potrai tornare a camminare» dico, «Sei perfetta»-«Siamo perfetti» dico, lo bacio, mi metto vicino a lui, si addormenta subito, resto a guardarlo per tutta la notte.

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