Ricordi.

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Myron sta  dormendo, faccio una doccia e mi vesto, metto un paio di jeans, una maglia nera che mi scopre la pancia e a piedi nudi vado al piano di sotto.
Preparo la colazione, «Buongiorno» dice Myron stirando le braccia verso l'alto, sorrido e ricambio.
Si appoggia con i gomiti sul bancone della cucina, mi guarda «Aspetta: quella è la maglia che avevi quando me ne sono andato a Londra?! Com'era? "Fa buon viaggio"» dice facendo una voce stridula, «Ti ricordo che poi sono venuta fino a Londra per chiederti scusa» dico, «Me lo ricordo» conferma e mi abbraccia, «Buongiorno!» dice Emily, ci abbraccia, «Emily,aiutami» dice Andrew, «Oh ti aiuto io» interviene Myron, i due portano dentro due scatole.
Facciamo colazione, poi ci mettiamo sul divano, Emily apre le scatole, in una ci sono diversi oggetti, l'altra è piena di foto.
«Guardalo qui, la sua prima bicicletta, oppure qui al circo, al parco giochi.
Questa è del suo compleanno. E questa con sua nonna, qui è a una partita di football con Tom.
Qui aveva sedici anni, mentre qui diciassette stava già insieme a te. Oh questa è la mia preferita, gliela scattai io, sono Sarah , il piccolo Alex, Myron e Joseph... quanti ricordi.» spiega , guardo le foto, Myron era già bello da bambino...
Posa le foto, e prende l'altra scatola, «Non ci posso credere! È teddy?! Quello?!» chiede sorpreso, Emily annuisce, «Ricordo che quando te lo comprai, avevi due anni eri così felice» dice Andrew.
«Myron, ci sono ricordi belli e ricordi brutti nella vita, ma puoi crearne di nuovi.» aggiunge Andrew, sorrido ha propio ragione.
Emily rimette tutto in ordine, .
. ricordare fa bene, soprattutto se dentro di te ci sono ricordi che hanno il colore di un bagliore di luce, e l'intensità della vita e dell'amore.

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