L U C E

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È venerdì, sono da sola, Myron è fuori città per lavoro, tornerà domenica, ovvero il giorno dopo il mio compleanno...
mi vesto e vado di sotto, preparo il caffè, lo bevo e poi mi siedo sul divano guardo la tv, ma niente mi annoio.
Non posso neanche chiamarlo perché è in riunione...
Sono le otto quando suonano il campanello; vado ad aprire la porta, non dico niente lo bacio appassionatamente, chiude la porta con un calcio e mi abbraccia forte, «Ciao amore mio» dice, «Mi sei mancato da morire» dico, sorride dolcemente e mi bacia. «Ti dispiace se vado a fare una doccia?» chiede, scuoto la testa e aggiungo «Ordino la pizza» annuisce e va di sopra.
Ordino la pizza, mi rimetto sul divano, quando scende si mette vicino a me, poi arriva la pizza ceniamo e andiamo di sopra, mi lavo i denti, è molto tardi, torno in camera e lo bacio appassionatamente, mi prende in braccio, «È mezzanotte: buon compleanno amore mio» dice, sorrido e lo bacio, «Hey so che ti sono mancata ma è il mio compleanno. Decidi tu o lo facciamo qui adesso o domani cioè stasera, insomma hai capito» dico, mi mette giù, sorrido e lo bacio appassionatamente, finiamo sul letto, mi metto sopra di lui gli apro la camicia, «Hey... ma che»-«Non ti avevo ancora detto la terza di opzione» dico, sorride e mi bacia, si mette su di me e succede, gli metto le caviglie intorno ai fianchi, poi lo spingo di lato e mi metto su di lui, mi mordo le labbra e stringo forte il cuscino quando si spinge contro di me, continuo a baciarlo con molta passione, sono al limite ma non mi fermo, muovo i fianchi sotto di lui, inarco la schiena e lo bacio, mi sento avvampare dentro, si scosta da me e sospiriamo entrambi, «Dio... sono le due e mezza del mattino» dico perplessa, annuisce, mi alzo e gli dico «Alzati» -«Che fai?» chiede, «Devo cambiare le lenzuola»-«Cosa perché?!» chiede, «E me lo chiedi? Sono completamente...» mi blocco
«Inzuppate?» chiede, annuisco timidamente, «Mi piace il tuo essere così riservata in certe cose» dice alzandosi, «Hey ma la prima volta che lo abbiamo fatto cosa hai detto alle tue amiche?» chiede, non rispondo, cambio le lenzuola, metto la sua camicia e mi rimetto sul letto, «Allora adesso puoi rispondere?» chiede, annuisco sorridendo «Be ecco, loro mi facevano domande del tipo "oddio ha fatto male?" "È stato rude come una bestia?" "Avrà spinto troppo forte?" Risposi semplicemente: è stato perfetto, ed è la verità per me lo sarà sempre... tu invece? Cosa hai detto? Insomma non era la prima volta per te» dico, «Già. Ma è stato diverso perché io ti amo. Mi chiesero tante cose.
Io gli descrissi ogni tuo movimento, ogni tuo sussurro, ogni tuo gesto, ogni tuo sorriso, ogni tuo bacio.
Credo che Frank non si aspettava certe cose per questo si è fissato con te.» dice, sorrido, gli do un bacio e mi addormento subito dopo.

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