MYRON (7)

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Ultimo giorno a Praga.
Sono stufo delle riunioni a qualsiasi ora del giorno e delle cene eleganti; ho bisogno di tornare a casa e per casa intendo: mia moglie e mia figlia.
Abbiamo il giorno libero; ne approfitto per comprare un regalo ad Ellie.
Non mi intendo molto di moda e per questo che guardo sempre nel suo carrello online; sono sicuro di non deluderla.
Ci sono tante cose; non sono molto pratico in queste cose ma sono sicuro del fatto che il suo marchio preferito sia Chanel.
Vado in Un negozio che ho trovato grazie a google maps: entro.
«Come Posso esserle utile?» chiede la commessa, le mostro il modello della borsa dal telefono, «È tra le più care» dice, annuisco sorridendo, «Vado a prenderla» aggiunge «Grazie» dico.
La borsa è a tracolla, piccolina, con una fantasia a trapunta, è un color carne o nude e ha lo stemma placcato in oro. È piccola ma costa un sacco di soldi Cavolo. Pago, la faccio impacchettare, «Grazie mille» dico
«A lei» dice la commessa dandomi la busta, sorrido ed esco dal negozio .
Torno in albergo e sistemo la valigia; controllo di aver preso tutto e poi me ne vado.
In aereo per fortuna Tom non c'è, così posso "godermi il viaggio" da solo...
Metto le cuffie nelle orecchie e parte quella canzone; chiudo gli occhi e mi scorrono delle immagini; quel capodanno al lago, lei con il viso rigato dalle lacrime e il cuore pieno di gioia quando l'ho stretta a me...
La stessa canzone che abbiamo cantato insieme in macchina come due adolescenti. La mia vita ruota intorno a lei.
Mi arriva una foto, sorrido quando la guardo; Amber ha fatto un biglietto a scuola, com'è bella..
Chiudo nuovamente gli occhi e provo a riposare; ma niente. Non dormo da tre giorni.
Quando atterriamo trovo Marcus che mi aspetta; «Ben tornato uomo d'onore» sghignazza, mi metto a ridere; saliamo in auto, «Allora: Ellie è alla casa al lago a festeggiare il suo compleanno in modo malinconico; tua figlia è a casa di tua madre e tu sarai l'ospite d'onore» dice, sorrido «Grazie amico» dico, «Di niente» risponde, mi porta a casa; mi cambio e andiamo al lago.
Suono il campanello; apre la porta: cazzo. È bellissima, ha un top corto arancione una gonna di jeans a vita alta e le solite all stars e ha due trecce alte, è truccata porca troia è perfetta.
«Marcus non mi hai portato nessun regalo?» chiede
«Oh si. Pensa che mi è costato tre ore di macchina più il pieno» risponde lui, credo che lo abbia capito perché esce e si guarda intorno, quando mi vede inizia a piangere e corre verso di me, la abbraccio forte e la bacio appassionatamente, «Sei qui... davvero ... passeremo il compleanno insieme» sussurra, le asciugo le lacrime e annuisco, «Mi sei mancata tantissimo» ammetto, sorride e mi bacia, «Wow, okay io entro magari» dice Marcus, «Ti amo» dice lei, la stringo forte a me.
Entriamo, mi salutano tutti.
Ceniamo insieme e poi ci spostiamo sul portico; si siede sulle mie gambe e mi bacia poggiando una mano sulla mia guancia, mi da baci delicati. Le sue labbra sono morbide; ho voglia di lei: ora. Cazzo se ne ho voglia; se ne accorge immediatamente; punta lo sguardo sui miei pantaloni e si mette a ridere; «Almeno ho la certezza che ti piaccio come il primo giorno» sussurra guardando la parte alta dei jeans, annuisco sorridendo, mi sento un po' a disagio, forse perché non siamo da soli..
«Andiamo di sopra?» chiede
«Cazzo speravo che me lo chiedessi» ammetto, sorride e si alza
«Grazie a tutti per la festa Noi andiamo a letto» dice
«A letto in che senso?» chiede Richard, gli lancio un cuscino si mette a ridere.
Entriamo e andiamo di sopra, chiudo la porta e la sbatto al muro, la sollevo e stringe forte le caviglie intorno ai miei fianchi, fa cadere le scarpe sul pavimento, le premo i glutei con forza «Mh» geme, le mordo il labbro inferiore tirandolo verso di me; la "poggio" sul comò e mi tolgo i pantaloni, lei si toglie il top e lo lancia sul pavimento; mi fermo a guardare il suo seno, indossa un reggiseno bianco, sembra un angelo, sorride; ha le labbra gonfie per via dei baci, si toglie il reggiseno in modo al quanto provocante, si toglie la gonna; accarezzo la sua pelle calda; le sfilo gli slip e sembra rabbrividire quando la sfioro, mi mordo le labbra, la prendo in braccio e ci mettiamo sul letto; inizio a baciarla; dappertutto: sul ventre, sul seno.
Poggia una mano sulla mia testa mentre le lascio una fila di baci sotto, torno a baciarla, mi spingo contro di lei, sembra sospirare ...
Fa scorrere la sua gamba sul mio fianco, poggio le mani sul materasso e inarco la schiena per poterla guardare; si morde le labbra e strizza gli occhi; le poggio un bacio sul seno; mette le gambe intorno ai miei fianchi e le accarezzo la coscia scoperta; è così perfetta.
Sento che le sue gambe iniziano a tremare, stringe le gambe più forte e inarca la schiena, respira velocemente mentre continua a baciarmi.
Le poggio un bacio sulla fronte e mi scosto da lei; poggio le spalle sul cuscino e lei si appoggia a me, incrocia le gambe alle mie e mi guarda; sorrido adoro quando lo fa, i suoi occhi parlano dicono mille parole ed esprimono ciò che lei prova: amore, gioia, rabbia, dolore.
Ha gli occhi profondi.
Passa il dito sul mio tatuaggio come fa sempre; adoro anche questo.
«Ti amo» dice poggiandomi un bacio sul petto; le accarezzo la schiena, «Devo darti una cosa» dico «Aspetta qui» aggiungo, annuisce sorridendo.
Mi alzo prendo un paio di pantaloncini dell'Adidas neri, li indosso ed esco dalla camera.
Vado in auto e prendo la busta poi torno dentro.
Quando entro in camera sorrido, si è messa la mia maglietta, «Eccomi» dico, si volta e guarda la busta poi guarda me e fa un sorriso molto ampio; mi siedo sul letto e le porgo la busta dicendo «Buon compleanno amore mio», sorride.
Si mette a gambe incrociate sul letto; mi mordo le labbra, apre il regalo «O mio Dio! Myron! La desideravo da una vita» dico sorridendo, la rimette dentro al sacchetto e la poggia vicino al comodino; mi bacia, «Un consiglio: non metterti a gambe incrociate senza gli slip» sghignazzo, si mette a ridere e si toglie la maglietta. Merda. Mi tolgo i pantaloncini e succede un'altra volta.
Si mette di profilo, la attiro verso di me e la abbraccio mettendole le braccia sotto al seno, poggia una mano sulle mie e si addormenta sospirando.
Le accarezzo il viso e le lascio un bacio leggero e mi accoccolo vicino a lei.
Mi addormento sentendo l'odore dei suoi capelli.

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