MYRON (6)

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È appena l'alba; metto un paio di jeans e una polo blu, le solite scarpe e il cappello.
Prendo il cellulare e mi fermo a guardarle : le mie donne.
Questa settimana sarà come una tortura« papà .... ti voglio tanto tanto bene...» bisbiglia Amber nel sonno; sorrido, Ellie apre gli occhi e alza la testa, «Hey...» sussurra, «È già ora?» chiede, «No, mancano ancora due ore. L'aereo è alle cinque» dico, annuisce e scivola delicatamente giù dal letto; ha solo una canotta e un paio di slip addosso...
poggio la guancia sul mio petto e mi mette le braccia intorno ai fianchi; la stringo forte a me, vado di sotto e mi segue; mi fermo e la tiro per un braccio: la bacio appassionatamente; si mette sulle punte e segue le mie labbra; le sfilo la canotta, è senza reggiseno: cazzo.
Le poggio un bacio suo seno e sento che sorride; la prendo in braccio e torno a baciarla; ci sediamo sul divano, è sopra di me e mi sfila la maglietta, passa la mano sui miei addominali e poi mi bacia, spinge il suo petto contro il mio, mi tolgo i jeans e mi metto su di lei, tiro la coperta che è sulla poltrona, so che le piace coprirsi; sorride dolcemente, apre le gambe e mi spingo contro di lei; sospira, la bacio dappertutto e lei freme, «Myron...» sussurra, sorrido e la bacio, si mette su di me, guardo il suo seno scoperto; le sue curve meravigliose, guardo lei.
Mi lascia una fila di baci sul petto e quello che provo mi fa tornare ad essere come un adolescente che fa sesso per la prima volta..
Si muove su di me mentre mi bacia; stringe forte le mie spalle: è al limite.
Lancia la testa all'indietro e si morde le labbra per non urlare...
si abbandona su di me e respira velocemente; «Oh Dio» dice con affanno, sorrido, poggia la testa sul mio petto, «Mi mancherai tantissimo» dice, sorrido
«Anche Tu piccola» dico, si stringe più forte a me.
Si riveste, è quasi ora di andare; mi rivesto e lei mi abbraccia da dietro poggiando la guancia sulle mie spalle, mi volto e la bacio.
Esco, la bacio ancora una volta, «Ci vediamo piccola» dico, annuisce sorridendo e ricambia il bacio, «Ti amo» dice, «Anch'io da morire» dico, mi abbraccia ancora una volta.
«Amico sei pronto?» chiede Marcus salendo sul portico, annuisco sospirando, continua a guardare Ellie, mi acciglio.
«Hey stai guardando il culo a mia moglie?!» dico quando saliamo in auto, «Sono un uomo di 28 anni che non scopra da tre settimane, non l'ho fatto apposta» dice, mi metto a ridere, «Hey; tienile al sicuro. Proteggile. Le affido a te» dico, «Certamente amico» conferma, sorrido, «Hey tornerò per il compleanno di Ellie, non dirle nulla» lo informo, alza le mani in segno di difesa e sorride; «Bene: grazie per il passaggio. Sei un amico» dico quando arriviamo in aeroporto, «Di niente ci vediamo fra quattro giorni allora» dice, annuisco e lo abbraccio.
Salgo sull'aereo; poggio la testa sullo schienale e guardo dal finestrino; vedo tutto diventare sempre più piccolo.
Mi vengono in mente i nostri viaggi insieme...
«Com'è piccolo il mondo», riconosco subito la voce, mi volto : Tom. Porca troia. «Che ci fai qui?» chiede
«Viaggio» rispondo sorridendo ironicamente; «Io vado a Praga» dice, poggio una mano sulla fronte; «Bene, magari alloggiamo nella stessa camera, beviamo della birra, che ne dici papà?» dico in modo arrogante, non risponde più.
Chiudo gli occhi.
Arrivo in albergo, sono le otto del mattino, chiamo Ellie, risponde subito, «Hey, com'è andato il viaggio?» chiede
«Male. Tom era di fianco a me» dico,
«O mio Dio! Non ci posso credere. Cavolo» dice, sospiro «Scusa devo andare adesso. Devo portare Amber a scuola» aggiunge, «Certo, dalle un bacio. Ti amo, ci sentiamo piccola» dico, «A dopo. Ti amo anch'io» dice, sorrido e riattacco; faccio una doccia, mi vesto e mi stendo sul letto, mi addormento stringendo il cuscino, come facevo da piccolo quando avevo paura di "mio padre".

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