La lettera

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Mi sveglio molto presto, Myron non è nel letto, , metto una vestaglia e vado di sotto, Myron è seduto su uno sgabello e ha i gomiti poggiati sul piano colazione, ha un foglio tra le mani che stringe con molta forza, mi avvicino e mi siedo di fronte a lui, «Hey che succede?» chiedo preoccupata, «Leggi» dice con voce tremante mentre mi passa il foglio, è una lettera, inizio a leggere:
"Caro Myron,
Sono molte le cose che avremmo dovuto dirci in questi 21anni, ma non ne ho mai avuto coraggio.
Tua madre è una donna molto forte, ma come ogni essere umano ha fatto i suoi errori, per questo, ragazzo mio, ti chiedo di non arrabbiarti con lei.
Come sai abbiamo viaggiato molto per lavoro, ci fu un'estate però , in cui io andai in Francia e tua madre rimase qui.
Quando tornai mi disse che era incinta di Joseph, poi sai il resto.
Dopo circa un anno, con le lacrime agli occhi mi disse di aspettare te.
Ti ho costruito la culla, ti ho aspettato, accudito e protetto a costo della mia vita.
Quando tu avevi cinque anni, ti facesti molto male, ti serviva del sangue, mi offrì subito volontario, ti salvammo la vita grazie allo zio Andrew, non mi ci volle molto per capire come stessero le cose.
Ti trattavo male, perché non accettavo il fatto che un bambino così per bene, non potesse essere mio figlio.
Adesso ti chiarisco una cosa, Sarah è mia figlia, tu e Josh non lo siete, voi siete figli di mio fratello Andrew, sai dove trovarlo.
Dimentica tutte le cose brutte che ti raccontavo.
È un uomo per bene, è un avvocato , sa di voi ma non ha mai fatto un passo avanti per colpa mia...
Ti voglio bene Myron, per sarai sempre e solo il mio bravo figliolo.
Ti chiedo ancora una volta di non odiare tua madre.
Ti voglio un bene immenso.
Papà."
Alzo lo sguardo verso Myron, sta piangendo, vado ad abbracciarlo.
«Non sai le fandonie che mi ha raccontato sullo zio Andrew» singhiozza , lo stringo più forte.
«Buongiorno!» dice Emily entrando in casa, si ferma, e chiede «Santo cielo! È successo qualcosa ?», scuoto la testa, «So tutto mamma.» risponde Myron,«Cosa? Cosa sai Myron?!» dice alzando il tono, «Perché? Perché non mi hai mai detto che Andrew Robinson è mio padre!» sbotta, Emily si siede, «Myron, tuo padre mi picchiava, perché io ero innamorata di suo fratello, come avrei potuto dire a te che tuo zio, era tuo padre in realtà» spiega lei, «Mamma, mamma» ripete piangendo, Emily lo abbraccia e lui non si scosta, ha bisogno di lei adesso.
«Tesoro, Andrew è in città, vive da me...» rivela, «Voglio parlare con lui» dice, Emily lo chiama.
Dopo trenta minuti arriva, è identico a Myron, sembrano fratelli.
«Salve» dice con tono timido, guarda Myron e resta immobile, «Myron..» dice, Myron scoppia a piangere e dice «Papà?», Andrew cambia espressione, guarda Emily e poi guarda di nuovo suo figlio, «Figliolo» dice aprendo le braccia, i due si abbracciano.
Hanno la stessa altezza, gli stessi occhi, hanno anche le fossette , due gocce d'acqua praticamente.
«Sono così felice» ammette
Torno di sotto, «Mamma, papà restate qui vi prego» chiede Myron, così fanno si fermano, parliamo di tante cose.
È incredibile come un semplice pezzo di carta possa cambiarti la vita.

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