Parigi

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Oggi è l'ultimo giorno a Parigi.
La settimana è praticamente volata.
Facciamo colazione in albergo, poi passeggiamo per l'ultima volta nelle strade della capitale francese, verso sera mi dice «Stasera ti porto a cena fuori», sorrido e annuisco.
Alle sette mi preparo; metto un abito in sera, lungo con uno spacco vertiginoso, tacchi a spillo e due trecce alte.
Mi porta in uno dei ristoranti più belli di Parigi, ceniamo, bevo del vino, poi usciamo dal ristorante e passeggiamo, la torre di notte è illuminata, questo paesaggio è meraviglioso.
«Guarda che meraviglia» dico mentre sono di spalle, «Niente in confronto a te» sussurra, sorrido «È un peccato che domani sia l'ultimo giorno» dico, non risponde, mi giro e per poco non mi viene un colpo: è in ginocchio davanti a me, « Sei la cosa migliore che potesse capitarmi nella vita, sei così tanto unica e speciale.
Non ho mai avuto dubbi su di te, sei semplicemente tutto ciò che ho sempre desiderato, per me la giornata termina quando ti guardo dormire con la testa sul mio petto, saperti felice, saperti al sicuro tra le mie braccia mi rende felice, mi fa sentire uomo.
Tu sei la donna della mia vita, tu sei la mia anima gemella il centro del mio vivere; dammi la possibilità di renderti felice ogni giorno.
Ellie, mi vuoi sposare?» chiede guardandomi negli occhi, porto una mano sulla bocca e annuisco piangendo, tremo mentre mi mette l'anello al dito, «Si! Si! Si!» ripeto, si alza e mi bacia appassionatamente, lo abbraccio molto forte.
Torniamo in hotel, mi bacia appassionatamente, fa scorrere le sue mani sotto al mio spacco, e mi prende in braccio, ci mettiamo sul letto e ci spogliamo, lo bacio e mi metto su di lui, mentre muovo i fianchi noto che dalla finestra sul letto si vede la torre in lontananza, «Ti amo» sussurra mettendosi su di me, continuo a baciarlo, sono così tanto felice, credo di non aver mai provato questa sensazione prima d'ora, «Myron...» sussurro, mi tremano le gambe e mi sento avvampare dentro, mi bacia appassionatamente poi si scosta da me, sospira, poggio la testa sul suo petto, «È bellissimo» dico guardando la mano dove porto l'anello, sorride e mi abbraccia, «Non credevo fossi così romantico» dico con sarcasmo, «Lo sono solo con te» dice, sorrido.
Intreccio le mie gambe alle sue e mi addormento, pensando al fatto che l'amore della mia vita mi ha appena chiesto di diventare sua moglie.

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