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La partita finì con la vittoria della Sid e un'amara sconfitta per la squadra avversaria che si riversò velocemente negli spogliatoi per abbandonare il terreno nemico dove tutti esultavano contenti.

Poi c'eravamo io e Aura che eravamo ancora sedute nella tribuna: lei con in mano un hamburger e io con una lattina di coca cola mentre gli studenti intorno a noi invece cantavano e urlavano cercando di attirare l'attenzione dei giocatori.

Nate si avvicinò alla tribuna, sorrise e conquistò tutta l'attenzione delle ragazze quando si sfilò la maglia e individuò la bionda in mezzo a tutti gli altri. Si fermò, appoggiò le mani sul muro e poi la chiamò a gran voce facendo zittire gran parte della folla.

«Davis.» la mia amica spostò lo sguardo dal suo panino al campo per incrociare gli occhi di chi l'aveva chiamata e quando lo vide a petto nudo corrugò la fronte confusa.
«Che fai senza maglia?» si alzò in piedi quando le feci cenno di farlo.
«Questo.» la maglietta compì una traiettoria perfetta e cadde tra le braccia di Aura che rimase spiazzata.

«Tu sei fuori di testa Williams.» ne afferrò i bordi e la guardò mentre le ragazzine al nostro fianco guardavamo la scena ammaliate.
«Per colpa tua. Allora sì, sono fuori di testa. Completamente.» sorrisi.
«Mettiti qualcosa, non voglio che tu prenda la febbre e non voglio che tutto il consiglio studentesco ce l'abbia con me per aver messo fuori gioco uno dei migliori giocatori.»

«Quindi sono il migliore?» l'espressione di Nate sarebbe stata da incorniciare e appendere sul muro.
«Ho detto tra i migliori, non montarti troppo la testa.» ormai la palestra era calata in un silenzio tombale, ma i due nemmeno se ne accorsero, tanto quanto erano impegnati a scambiarsi battutine di sfida.
«E come faccio? Sto con la ragazza più bella della scuola.»

Persi un battito io al posto suo quando lui le mostrò un sorriso smagliante e si aggrappò alla ringhiera che impediva alle persone in tribuna di cadere sul campo. Aura alzò gli occhi al cielo ma poi iniziò a camminare verso le scalette, tentennante.
«Non sono la tua ragazza Williams.» lui con una spinta riuscì a scavalcare la ringhiera e atterrò perfettamente sulla tribuna.

«Dici davvero? Credevo che ormai, dopo la festa della scorsa volta, tu mi avessi perdonato.» lei iniziò a scendere le scale.
«Nah, non ancora.» cosa era successo alla festa? No insomma, io mi ero svegliata avvinghiata a Jaden in un bagno e Aura e Nate avevano sicuramente combinato qualcosa di losco.

E con losco intendo intimo in quel caso!

«Cosa devo fare per farmi perdonare?» perfino i professori e i genitori degli studenti erano in silenzio ad ascoltare quel momento così romantico.
«Non lo so, magari evitare di farmi diventare un cervo?» tutta la palestra scoppiò a ridere.
«Questo potrei dimostrartelo solo se mi permetti di essere il tuo ragazzo.»

Okay, mi stavo sciogliendo anche se non amavo le dichiarazioni d'amore.
«Prometti di essermi fedele questa volta?» ad entrambi mancava solo qualche passo per ritrovarsi l'uno di fronte all'altro.
«Non ti ho mai messo le corna.» lei si fermò di colpo, tutti la guardarono ma solo io notai che lo sguardo di Nate fosse realmente sincero. «Ma ti prometto di non andare con le altre comunque.» le corse incontro prima che lei potesse rispondere e si avventò sulle sue labbra.

I nostri coetanei iniziarono a battere le mani, urlare e festeggiare mentre i giocatori di basket in campo iniziarono il famigerato coro che fece sognare Aura dalla punta delle sue scarpe fino alla sua ultima doppia punta.
«LA COPPIA MIGLIORE, È RITORNATA. LA COPPIA MIGLIORE, È RITORNATA.» e continuarono così finché i due ragazzi al centro dell'attenzione non si staccarono per riprendere fiato e per guardarsi intorno.

Sorrisi emozionata ma il mio sguardo era catturato dal corpo di Jaden che, nascondendo un sorriso, batteva le mani a ritmo anche se con poca voglia.
«Chi sogna di risvegliarsi nel corpo di quella ragazza?» le ragazze del primo anno al mio fianco non finirono mai di parlare finché Aura non ritornò al mio fianco quando Nate si allontanò per andarsi a cambiare.

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