Quando Cat mi porse il vestito da sera per poco non mi prese una paralisi facciale: era decisamente e senza ombra di dubbio fantastico sotto tutti gli aspetti ma il mio corpo non era in grado di indossarlo e io non l'avrei mai fatto.
«No Cat, non questo.» ripensandoci sarei potuta rimanere a casa.
«Perché no?» scrollai le spalle e afferrai la stampella che lo reggeva in modo che non si sporcasse prima della tanto attesa serata.
«No Cat, non mi starà bene.»Era nero e lasciava la schiena scoperta, il corpetto davanti era ricoperto di luccichini e la gonna cadeva lunga e soffice fino ai piedi dove avrei dovuto indossare un sandalo argento con tacco dodici. Mi stava già prendendo un malore ai piedi, senza nemmeno indossarli.
«Facciamo così: vai a fare la doccia, ti porto dalla parrucchiera e poi torni a casa e ti trucchi.» alzai gli occhi al cielo e infilai le mie pantofole prima di appoggiare i piedi a terra.
«Okay, ma quello non lo metto.» indicai il vestito e poi presi dall'armadio il mio accappatoio rosa e mi diressi in bagno dove aprii il getto dell'acqua e mi iniziai a spogliare.Passai varie creme da bagno e poi quando finii, dopo qualche minuto spensi tutto e ritornai in camera mia per cambiarmi e raggiungere il mio parrucchiere di fiducia. Indossai un pantalone della tuta largo, una maglietta bianca a maniche corte e gli anfibi ai piedi.
«Tesoro, mi potresti prestare cinquanta dollari?» Eric corrugò la fronte, si girò verso Catlin e poi sbuffando si avvicinò al suo portafoglio. Non sapeva resistere allo sguardo di Cat, era ammaliato da lei e dalla sua bellezza nonostante venticinque anni di fidanzamento.
«Voglio il resto.» scherzò, lasciandole un bacio a stampo prima di sedersi nuovamente al tavolo per finire di correggere alcune ricerche.
«Andiamo con la tua macchina?» presi le chiavi e uscii di casa, salimmo in macchina e nel giro di cinque minuti eravamo già davanti al piccolo negozio.«Non vengo dal parrucchiere da quanto? Quattro anni?» lei annuì e io spinsi la porta d'ingresso dopo aver chiuso l'auto.
«Oh, buonasera ragazze.» Cat sorrise alla parrucchiera mentre io mi guardavo intorno: era tutto identico a come lo avevo lasciato, ogni cosa era appoggiata nel posto perfetto e in modo perfetto.Era il secondo parrucchiere della città e io e Cat lo avevamo scelto dopo il tragico avvenimento che mi traumatizzò quando da piccola l'altro parrucchiere mi tagliò letteralmente quindici centimetri di punte quando io gli avevo espressamente chiesto di ritornare a casa con i miei capelli lunghi e fluenti. Un incubo era stato! Mai più messo piede lì dentro, nemmeno per salutare.
«Una vita che non ti vedo più Davina.» la signora si avvicinò a me rapidamente e mi accarezzò la guancia prima di tornare ad arricciare i boccoli ad una ragazza.
«Anche lei qui per la festa a casa della signora Williams?» la donna seduta che mi guardava dallo specchio la riconobbi subito: la madre di Ethan De La Cruz. Fantastico! Dovevo segnarlo sulla lista delle cose peggiori da fare in un pomeriggio.Un'ora dopo finalmente Catlin stava porgendo alla parrucchiera i dollari di Eric e io continuavo a guardarmi allo specchio nel tentativo di riuscire a vedermi migliore di quella che ero. Più elegante, più raffinata e sicuramente non scurrile e maleducata come lo ero solitamente con i miei coetanei.
Tornai a casa facendo attenzione a non sbattere troppo la testa a destra e a sinistra, mi truccai lentamente in un modo piuttosto leggero anche se alla fine non ne ero poi molto convinta e infine infilai purtroppo il vestito. Non mi vedevo bella, ma Cat e Eric mi riempirono di complimenti durante il tragitto verso la grande villa.
«Oddio, Dav fatti vedere.» canticchiò la madre di Nate quando mi avvicinai a lei insieme ai miei due tutori, avvinghiati l'uno all'altro mentre sorridevano a tutti con fare molto entusiasta.
«Non sono così bella, è solo il vestito.» cercai di deviare le loro attenzioni.
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UNhappy
Teen FictionUn passato da dimenticare, un senso di mistero che si cela dietro quegli occhi sempre truccati e una lingua biforcuta hanno sempre caratterizzato Davina Foster. Tutti la conoscono, ma nessuno lo fa veramente. Un animo tormentato e oscuro, una ragazz...