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Presi la palla e, sbuffando, mi diressi verso i miei compagni e lanciai il pallone nelle mani di un ragazzo della squadra di lacrosse della scuola.
«Perfetto ragazzi, dove sono tutti? Mancano cinque persone.» chiese il prof confuso.
«Stasera c'è la prima partita di basket del campionato prof, credo debbano fare quella tradizione.»

Ah sì, come dimenticarsene? La Sid High School aveva sempre avuto strane tradizioni e ormai tutti si erano abituati. Una di queste era il pre partita della prima partita di campionato, una vera stronzata per i miei gusti. I ragazzi dovevano allenarsi tutta la mattinata per poi il pomeriggio girare con le loro divise per tutta Solvang, i cittadini si limitavano ad appendere fuori dalle case le bandiere della piccola cittadina e la piazza ovviamente si riempiva di musica e persone. Un noioso e inutile pomeriggio.

Come se fossero la nazionale poi...

«Okay okay, allora preparatevi e poi fate una partita a basket. Maschi e femmine, tutti.» alzai gli occhi al cielo. Ero decisamente troppo imbranata.
«Prof posso giustificarmi?» chiesi, facendo sorridere tutti i presenti.
«No signorina Foster, si dia una mossa e impari a giocare.» sbuffai, sedendomi a terra quando due ragazzi iniziarono a fare le squadre.

Fui scelta tra le ultime, sapevo di non essere un asso così non me la presi più di tanto. Il caposquadra ci radunò sotto uno dei canestri e spiegò le regole principali.

«Davina...» mi girai verso di lui e mi misi una mano davanti alla bocca quando mi uscii un accidentale sbadiglio. «Cerca di rimanere concentrata e prova a non essere colpita, non è dogball.» lo guardai male.

Ma come si permetteva?

«Senti ragazzino, vola basso e abbassa quella cresta da gallo spelacchiato. Detto questo, sarà un piacere farti perdere.» mi allontanai dalla massa.
«Signorina Foster che le prende?» feci un cenno negativo con la testa verso il prof che si mise seduto su una delle panchine e si rigirava il fischietto tra le dita affusolate.

Iniziai la mia 'fantastica' partita, facendo in modo di far perdere la mia squadra mentre correvo a destra e sinistra senza un motivo preciso. Una volta feci anche canestro, ma in quello sbagliato e lo feci volutamente. Il caposquadra si infuriò così tanto che il prof Ambrose fu costretto a mettermi in panchina fino alla fine della partita. Finalmente.

«Che le è preso?» mi chiese il giovane prof vicino a me mentre mi sedevo nella panchina dopo essere ritornata dagli spogliatoi per cambiarmi.
«Cosa intende?» mi sistemai nel frattempo i pantaloni.
«Che lei signorina Foster può essere piuttosto incapace, ma non è stupida da non sapere quale sia il canestro della sua squadra.»

«Mi conosce, non faccio mai nulla di proposito.» sorrise divertito.
«Quindi è un'azione premeditata?» scrollai le spalle.
«Non ero comunque intenzionata a fare canestro, ma sono riuscita a farlo.» lui scoppiò a ridere, ma gli alunni non si accorsero nemmeno del nostro scambio di letture, talmente tanto presi dalla loro partita. «Quel ragazzo non mi piace per nulla, è viscido e spocchioso.»

«Il suo caposquadra?» annuii.
«Ho fatto quello che ho fatto perché ha parlato troppo, non perché sono stupida e non so riconoscere il canestro giusto.» ammisi.
«Mi piace il suo modo di fare.» alzai un sopracciglio sorpresa.
«Ammetta prof che io rubo il cuore di tante persone.» si alzò e si guardò l'orologio al polso.
«Oh ne sono certo, il mio l'ha già rubato da un pezzo.»

Rimasi sconvolta da quella dichiarazione. Era per dire oppure pensava veramente quelle cose?

«Prof... Il coach di basket le vorrebbe parlare un secondo.» Nate, sulla porta, guardò il prof schifato e con uno sguardo d'odio e delusione.
«Arrivo subito.» osservai il mio ex migliore amico girarsi per guardarmi, abbassò la testa e fece un'espressione sempre più disgustata.

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