«'Fanculo.» urlai quando vidi la gomma della mia auto a terra. «Ma tutte a me oggi?» aprii la portiera del guidatore e afferrai il telefono nel sedile del passeggero vuoto. «Aura, mi si è bucata la gomma e sono bloccata in strada. Non riesco ad accompagnarti.» mandai il messaggio vocale e mi appoggiai al fianco della mia auto.
Guardai le macchine passare veloci sotto il mio sguardo frustrato poi, dopo qualche minuto, mi girai verso i campi che costeggiavano la strada principale che portava a Solvang. «Merda.» ripresi il mio telefono e composi il numero del mio carrozziere. «Pronto Logan.» aveva qualche anno più di me, era simpatico e affidabile. Erano più le volte che lo chiamavo per riparare qualche guasto che le volte che andavo a scuola.
«Un altro guasto signorina?» sorrisi.
«Più o meno.» infilai una mano tra i capelli e sbuffai.
«Dimmi tutto.» guardai la mia macchina e scossi la testa.
«Ruota a terra.» scoppiò a ridere.
«Ti mando un carro-attrezzi, dove sei di bello?» mi guardai intorno per rispondere alla sua domanda.
«Strada principale, fuori Solvang.»«Potresti essere più precisa Dav?» alzai gli occhi al cielo e intravidi in lontananza un supermercato piuttosto grande con un insegna luminosa quanto il sole.
«Vicino al War-Mart.» confessai.
«In ritorno da Santa Barbara?» mugugnai versi affermativi mentre continuavo a guardare la ruota.
«Lasciamo perdere.» sghignazzò, poi dopo qualche minuto tornò a parlarmi.
«Aspetta lì, sta arrivando un carro-attrezzi.»°°°
La mia macchina fu portata via e nel giro di qualche minuto mi ritrovai a comporre i numeri di tutta la mia rubrica, invano perché non c'era nessuno disposto ad aiutarmi: Aura non aveva una macchina e probabilmente a quell'ora era già in carcere per andare a trovare suo padre, Nate aveva un impegno urgente con il padre preso settimane prima, Eric e Catlin erano a Santa Barbara per la giornata romantica di cui mi avevano parlato da settimane e io stavo camminando verso Solvang per un mezz'ora buona con un mal di gambe incessante.
Quando finalmente mancavano solo cinque chilometri all'arco che annunciava l'arrivo in città, feci un respiro di sollievo seppur fossi già morta.
«Ma io dico, lo vuoi fare apposta?» sbottai quando sentii delle goccioline cadermi sulla guancia che rapidamente solcarono tutto il mio volto. «Avevo già capito questa mattina che oggi non sarebbe stata la mia giornata, vuoi peggiorare le cose?» guardai il cielo sopra di me coperto da nuvole grigie.
Pochi minuti più tardi mi ritrovai bagnata dalla testa ai piedi e con un fastidio che avrebbe potuto uccidere anche la persona più buona di Solvang, se avesse osato parlarmi. I miei capelli si stavano attaccando al mio viso e il trucco, applicato quella mattina presto, credevo si fosse ormai trasformato in due cascate copiose che ricoprivano le mie guance di nero.
Una jeep nera mi passò vicino, cominciò a rallentare e poi fece retromarcia quando la persona al suo interno, che io avevo riconosciuto già prima che si mostrasse a me in tutta la sua bellezza, abbassò il finestrino.
«Non ti è bastata la doccia dell'altro giorno bambolina?» alzai gli occhi al cielo e continuai a camminare spedita.«Smettila Jad.» riconobbi la voce di Curtis così mi girai e lo vidi, intento a sorridermi cordialmente, seduto nel posto del passeggero. «Dav sali in macchina, ti stai bagnando tutta.» lo guardai confusa per qualche secondo di troppo.
«È già bagnata e nella mia macchina non ci sale conciata in questo modo.» mi strinsi di più nella mia felpa e ripresi a camminare.«Cazzo, indossi solo una felpa.» sentii una portiera sbattere, ma non mi girai perché dopo qualche secondo avevo una felpa appoggiata sulle spalle e le braccia di Curtis che cercavano di fermarmi.
«Non voglio salire nella macchina e poi sono già bagnata, un altro po' di pioggia non mi ucciderà.» il biondo davanti a me scosse la testa mentre il motore al mio fianco si spense.

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UNhappy
Teen FictionUn passato da dimenticare, un senso di mistero che si cela dietro quegli occhi sempre truccati e una lingua biforcuta hanno sempre caratterizzato Davina Foster. Tutti la conoscono, ma nessuno lo fa veramente. Un animo tormentato e oscuro, una ragazz...