8.

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Iniziammo la partita. «Davina impegnati almeno.» mi urlò Nate sotto rete mentre io ero impegnata a tenere la palla in mano per andare a battere.
«Sono una frana, lo sanno tutti. Non ti aspettare un lancio da professionista.» ribattei, facendo sorridere la maggior parte delle persone presenti tra cui il professore che si era seduto in panchina. «Vado?» chiesi alla ragazza più vicina a me.

«Quando Ambrose suona il fischietto.» annuii velocemente e guardai il prof mentre sorrideva verso la mia direzione, quando fischiò provai a lanciare la palla dall'altra parte del campo nell'intento di non fare punto almeno non avrei dovuto ribattere un'altra volta. Mi sentivo dannatamente osservata da tutti e non mi piaceva, solitamente non ero una che voleva attirare l'attenzione.

Lanciai, sfortunatamente, la palla nell'altro campo e venne velocemente presa da Jaden per poi essere passata ad un giocatore di basket.
«Fantastico, quei due insieme saranno la mia rovina.» sussurrai e la ragazza al mio fianco sorrise.
«Se la colpisci una volta poi spostati, okay?» mi ricordavo vagamente le regole, ma questa non riusciva ad entrarmi mai in testa.

Arrivò la palla verso di me e prontamente la presi con un palleggio passandola al mio compagno di squadra, nonché capitano.
«Sei migliorata in un anno.» alzai gli occhi al cielo e mi rimisi in piedi mentre l'altra squadra prendeva la palla e cercava di mandarla nel nostro campo.

«Stia più attenta signorina Foster invece di guardarsi in giro.» e mentre il prof mi richiamava, la palla mi colpì alla faccia brutalmente ma mi accorsi solo quando Nate, preoccupato, si avvicinò a me.
«Tutto bene?» portai una mano al naso per controllare che non si fosse rotto a causa dell'impatto e poi guardai l'altra parte del campo.
«Bastardo, avevi visto che non stavo seguendo.» urlai quando vidi Jaden sghignazzare.

«Non è colpa mia se sei una frana e se fai gli occhi dolci al prof.» mi rispose lui, ricevendo un'occhiata malefica da parte del mio ex migliore amico.
«Reyes, venga un minuto qui.» sorrisi soddisfatta. «E lei signorina vada in infermeria, le sta colando il sangue dal naso.» guardai la mia mano e vidi del liquido rossastro tra le dita.

«Prof l'accompagno.» Nate appoggiò la sua mano sulla mia schiena per farmi iniziare a camminare verso la porta della palestra invece che farmi continuare a fulminare con uno sguardo Jaden.
«Non è necessario, vado da sola.» scostai la mano del ragazzo in modo brusco.
«Per la borsa te la porto io alla prossima ora.» mi disse una ragazza che frequentava il mio stesso corso l'ora successiva.

Arrivai in infermeria e bussai alla porta, ritrovandomi una giovane donna davanti con un sorriso splendente.
«Signorina entri dentro, le sanguina il naso.» alzai gli occhi al cielo.
«Che strano e io che sono venuta solo a fare un giretto per curiosare.» lei mi sorrise e poi prese una cartellina da una scrivania in mogano.

«Tenga la testa piegata in avanti e prenda questo fazzoletto.» mi porse due pezzi di carta. «Poi tra qualche minuto tenga chiuso il naso tra pollice e indice.» la guardai male.
«Non voglio morire soffocata.» le confessai spaventata.
«Deve respirare con la bocca signorina.»

Feci quello che mi ordinò senza più protestare e una quindicina di minuti più tardi il sangue non colava più, ma io continuavo a stare stesa sul comodo lettino e a tamponare il naso con dei nuovi fazzoletti.

«Sarà contenta di saltare la lezione di educazione fisica.» mi girai verso la giovane donna seduta alla sua scrivania mentre continuava a leggere delle cartelline mediche.
«Non immagina quanto.»

Lei sorrise, ma poi venimmo interrotte dal suono della porta che si aprì lentamente.
«Salve...» il professore entrò nella stanza e si avvicinò al lettino. «Come sta la mia studentessa?» chiese con un sorriso smagliante.
«Bene bene, la stavo proprio rimandando in palestra.» sbuffai silenziosamente e scesi dal lettino.
«Non si preoccupi, la campanella suonerà a minuti.»

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