«Aura?» una cheerleader si presentò davanti al nostro tavolo della mensa e ci offrì un sorriso più che smagliante.
«Non ho tempo, fai veloce Courtney.» la ragazza tolse velocemente il mio zaino dalla sedia e si sedette, alzai le sopracciglia snervata.
«Fai con comodo, tranquilla.» lei continuò a sorridermi mentre io alzavo gli occhi al cielo.«Cosa non hai capito della frase fai veloce? Non ho tempo da perdere.» commentò la bionda innervosita dopo qualche secondo di silenzio.
«Le cheerleader si sono riunit...» mi girai verso l'entrata della mensa quando sentii uno sguardo bruciarmi la schiena, coperta dalla felpa con il logo scolastico sul lato sinistro.
«Non mi interessa.» la interruppe Aura velocemente.Gli occhi di Jaden erano puntati sui miei, squadrai la sua figura dalla punta dei suoi capelli fino alle scarpe bianche che indossava mentre lui ricambiava. Ci odiavamo, si poteva notare benissimo dagli sguardi che ci mandavamo ogni giorno.
«Volevo dire... Le chee...» ricominciò a parlare la mora al mio fianco mentre io riportavo l'attenzione nuovamente su di loro.«Non mi interessa Courtney, puoi fare quello che vuoi con le tue cheerleader.» Aura era esasperata.
«Una volta erano le tue.» mi alzai per andare a posizionare il vassoio ormai vuoto sul piano della cucina.
«Ma ora non lo sono più.» arrivai vicino alla fila e vidi i tre dell'Ave Maria parlottare tra di loro mentre aspettavano il loro turno.«Dav...» mi girai verso di loro quando Nate mi chiamò e con un sorriso indicò il tavolo dove era seduta la mia unica amica. «Come mai Courtney è seduta al vostro tavolo?» scrollai le spalle e mi alzai le maniche della felpa, colpita da un calore improvviso.
«Non lo so, ma a te che importa?» chiesi mentre incrociavo le braccia al petto.Curtis e Jaden si allontanarono per prendere il loro pranzo mentre il ragazzo di fronte a me continuava ad assillarmi.
«Sembra che le stia parlando di qualcosa di importante.» mi girai verso le due ragazze e vidi Aura alzare gli occhi al cielo più di una volta.
«E sembra che Aura non sia molto tollerante.» lui scosse la testa. «Cos'hai combinato Williams?»Per forza lui c'entrava qualcosa con quello che stava succedendo a quel tavolo. Era troppo emozionato e fremeva dalla voglia di sapere cosa si stessero dicendo quelle due.
«Io non ho fatto nulla.» lo fulminai.
«Nate.» Curtis si avvicinò a noi con due vassoi pieni in mano. «Amico, o vieni a mangiare oppure il tuo pranzo non lo vedi nemmeno con il binocolo.»Nate prese il suo vassoio mentre il biondo si lamentava.
«Vado.» scossi la testa e gli afferrai il polso avvolto dalla felpa della squadra di basket che tanto amavo.
«Ora tu stai qui e mi dici quello che hai combinato Williams, non sono dell'umore per aspettarti all'infinito.» commentai frustrata. «E inoltre devo andare a salvare qualcuno dalle grinfie di una cheerleader alquanto rompipalle.»«Io non ho fatto nulla, non so perché pensi che io abbia fatto qualcosa quando non è così.» corrugai la fronte e mi girai verso le due ragazze.
«Nate mi sto incazzando.» Jaden si avvicinò a noi con un vassoio in mano e alzò gli occhi al cielo esasperato.
«Mi segui bambolina?» sorrisi.
«Non mi sembra che stia parlando con te.»«Nate voglio una risposta e la voglio subito, cosa hai detto a Courtney? E cosa vuole chiedere ad Aura?» lui sorrise ancora di più. «Non voglio che succeda qualcosa perché, al contrario tuo, io conosco la nuova Aura.» Jaden mi guardò male e io ricambiai con lo stesso gesto.
«Non ho fatto nulla, te lo ripeto.» vidi Aura alzarsi infuriata dalla sedia e alcuni studenti girarsi verso di lei preoccupati.«Giurami che non hai fatto una cazzata.» lo istigai.
«Hai finito di rompere le palle alle persone e ci lasci mangiare in pace bambolina?» feci un respiro profondo prima di urlare al moro le parole più crude che avevo in mente.
«Non ho fatto una cazzata Dav.» lo guardai confusa.
«Voglio crederti Nate, ma non farmene pentire.» mi girai verso la mia amica che sembrava pronta a tirare i capelli alla cheerleader.
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UNhappy
Teen FictionUn passato da dimenticare, un senso di mistero che si cela dietro quegli occhi sempre truccati e una lingua biforcuta hanno sempre caratterizzato Davina Foster. Tutti la conoscono, ma nessuno lo fa veramente. Un animo tormentato e oscuro, una ragazz...