Aprii l'anta del mio armadietto e cadde ai miei piedi una lettera, inarcai un sopracciglio e mi guardai intorno prima di prenderla.
Iniziava così uno dei miei peggiori incubi in cui venivo perseguitata da qualcuno!
Aprii la busta bianca e tirai un sospiro di sollievo quando vidi un invito elegantemente scritto.
Il sottoscritto, Nate Williams, ti invita alla festa dopo partita del 15/01/2021
Spero di vederti lì.Alzai gli occhi al cielo e sbuffai, riponendo la lettera dentro l'armadietto e prendendo i vari libri per le lezioni. Camminai sotto lo sguardo curioso di tutti, dopo che Eric era andato in giro a chiedere con chi avessi legato, e mi infilai a capofitto nella classe di chimica prendendo posto vicino ad Aura.
«Anche a te è arrivato?» mi fece vedere la lettera bianca con le scritte oro e io non potei fare a meno che annuire sedendomi.
«A quanto pare sì.» sbuffò e aprì il libro.
«Mi fai copiare i compiti che c'erano?» le feci un cenno in direzione dello zaino e controllai le varie notifiche dai social.«Oggi Eric mi ha minacciato di darmi la materia se non avessi detto la verità.» scossi la testa e mi guardai intorno quando alcuni studenti entrarono in aula. «Con chi eri Dav? A me puoi dirlo.» le afferrai il colletto della camicia che fuoriusciva dalla felpa e la tirai a me mentre lei si copriva le gambe lasciate scoperte dalla gonna bianca a pieghe.
«Reyes. Ero con lui.» sussurrai al suo orecchio per poi allontanarmi rapidamente da lei.
«Cosa?» era solita alzare la voce quando rimaneva sorpresa da qualcosa. «Tu hai passato la notte con lui?» scrollai le spalle senza risponderle.
«Rilassati Davis.» le consigliai.
«Avete fatto...?» sbarrai gli occhi disgustata.«Cristo no Aura, ma cosa pensi?» tornò a guardare la lavagna dietro la cattedra del prof e sorrise.
«Bhe, perché non lo posso pensare? Lui è un bel ragazzo e tra voi due, se vi siete baciati più di una volta, c'è attrazione.» alzai gli occhi al cielo.
«Ci vai alla festa di Nate?» chiesi per cambiare argomento mentre riprendevo il mio libro.«Perché no? Potrebbe essere un ottimo metodo per divertirsi e lasciar perdere per una sera i problemi.» non risposi, misi via il mio telefono quando il professore entrò in aula.
«Io non lo so. Insomma, non so se ne ho voglia più che altro.»
«Daiii. Almeno esci da quella casa e ti distrai un po', vedrai che ci divertiremo.»«Va bene.» lei esultò sottovoce e poi sorrise al prof quando la chiamò per l'appello, poi si rigirò subito verso di me dopo che anche io confermai la mia presenza.
«Che belloo.» scossi la testa esasperata, sorrisi e aprii il libro.°°°
La partita di basket finí e mentre gli studenti rimanevano sulle scalinate ad esultare ed abbracciarsi contenti per la vittoria, Aura iniziò a scendere.
«Perché vai così veloce? Non ho intenzione di andare ad aiutare Nate a preparare le cose per la festa.» la richiamai.
«Perché secondo te io ne ho voglia?»Mi squillò il telefono per l'ennesima volta da quando eravamo entrate in palestra e Aura quella volta si girò confusa mentre io leggevo il disgustoso nome sul display. «Non rispondi? È un'ora che squilla.» accettai la chiamata e portai il telefono all'orecchio.
«Senti, lasciami stare Burke.» sputai velenosa per poi chiudere la conversazione sul nascere e riporre il telefono dentro la tasca dei pantaloni della tuta.«Chi è questo Burke con cui non vuoi avere nulla a che fare?» la seguii nei corridoi della scuola.
«È una persona orribile, viscida e doppio giochista.» confessai sotto il suo sguardo preoccupato. «Quel ragazzo che abbiamo incontrato al supermarket.» trasalì di colpo.
«Davvero? Non sembrava così cattivo infondo.» annuii.
«Lo è e mi basta questo per allontanarlo da me una volta per tutte.»
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UNhappy
Teen FictionUn passato da dimenticare, un senso di mistero che si cela dietro quegli occhi sempre truccati e una lingua biforcuta hanno sempre caratterizzato Davina Foster. Tutti la conoscono, ma nessuno lo fa veramente. Un animo tormentato e oscuro, una ragazz...