[119] Justin é stato la mia salvezza

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Avevo assistito a tantissimi funerali nella mia vita negli ultimi due anni, cosa non normale per una ragazza di 18 anni.

Solitamente si affronta quelli dei nonni, ma io i miei nonni neanche li avevo mai conosciuti, e così affrontai i miei primi veri funerali lì.

Quello di Jeff era colmo di gente, c'ero andata anche se eravamo più conoscenti che amici, ma eravamo stati bene nei pochi momenti insieme quando Clay a volte aiutava anche me con delle ripetizioni.

Quello di Andreas, anche lì c'era gente, ero andata solo perché davanti ad una persona morta bisogna essere riconoscenti, ma avevo ancora in testa quello fatto a Jessica, ma lui si era suicidato sentendosi non un uomo.

Quello di Hannah, avevo pianto troppo e mi avevano anche fatto parlare, avvenuto mesi dopo e colui che ci ha cambiato per sempre.

Quello di Bryce, dove ero andata solo per Justin e per non destare sospetti.

A quello di Monty restai fuori in disparte, l'avevamo ingannato e non era giusto, ma il padre l'aveva molto fatto in forma privata perché per tutti era un pedofilo, ormai.

Ma mai avrei voluto affrontare quello di Justin, mai, speravo di doverlo fare da vecchia con ormai qualche figlio e nipote, non a diciotto anni.

I miei genitori erano ovviamente venuti, con tutti i miei fratelli, tolto James rimasto a casa, l'avevamo lasciato al signor Baker che viveva ancora in città con la sua nuova famiglia e mio papà c'era ancora grande amico, ovviamente.

Theo, Tiffany e Daniel erano voluti venire, come per Hannah, loro erano legati a Justin e vederli piangere moltissimo mi aveva stretto il cuore.

"Ciao" mi disse Tony arrivando e stringendomi forte, io non lo lasciai.

"So che dirai qualcosa".

"Devo farlo, so che Justin avrebbe voluto... Come il fatto che... Ho questa dietro" dissi tirando fuori la maglietta dei Tigers del Football.

Quando Justin era intubato e scriveva, mi disse che non mi voleva in nero al funerale, io gli spiegai che non si va ad un funerale colorati, allora mi chiese di fare mettere a tutti la loro maglia dei Tigers ed io questa, glielo dovevo.

"Me l'ha chiesto lui" dissi e Tony mi sorrise abbracciandomi ancora, nell'ultimo periodo avevamo sempre di più legato, Tony era un'anima buona.

Vidi che dentro c'era già la bara, il corpo di Justin era lì dentro, non sapevo neanche cosa fare o pensare, era troppo tutto insieme.

"Se devi piangere, fallo" mi disse mia mamma, era stata dura per quei giorni, soffrivo da morire.

"Che ci fa qui?" chiesi ad Ani e Jessica vedendo Winston, non avrebbe rovinato il funerale di Justin.

"Non gli permetterò di rovinare tutto" dissi.

"Non lo farà" mi disse Jessica ed a me scese già una lacrima.

"Io non so se riesco a parlare" dissi.

"Stai tranquilla, non dobbiamo sederci in prima fila" mi disse Ani ed io annuii.

"Glielo devo, sono dietro i Jensen... Ma come faccio dopo? Ad andare avanti?" chiesi e Jessica mi stringe.

"Dobbiamo continuare a fare finta di nulla... Io non sono capace" dissi e loro due mi strinsero forte.

"Questa é una delle cose peggiori che posso affrontare... Ma tu sei forte, lo sai" mi disse Ani.

"Lo ero perché c'era lui".

"No, sei forte di principio, ed io lo so..." mi disse Jessica ed io sorrisi.

Mi andai a sedere dietro i Jensen, ero vicino a mia mamma e Christian, Christian mi teneva la mano bella stretta e notai che fosse quasi già commosso, uno come Christian... Che non si commuoveva mai, mai.

NOI DUE NON SAREMO NIENTE; Justin FoleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora