Stavo affrontando la cosa di Justin, dovevo capire come fare, però non sapevo bene.
"Allora, io e papà usciamo" disse mia mamma arrivando in cucina e dandomi James.
"Lui ha mangiato e dorme fra poco, voi ordinate quello che volete, ci vediamo sta sera" ci disse, era stranissimo, uscivano come anni fa lasciandomi James... Strano, visto che mia mamma era super ansiosa quando si aveva uno piccolino.
"Uscite spesso" disse Theo.
"Finché non fate l'ottavo" disse Daniel ridendo.
"Simpatico, tua mamma non può più ed usciamo... Perché ci sono dei momenti che la coppia deve avere per stare soli. Semplicemente quello" disse mio papà dando un bacio a mia mamma.
"Va bene. Mantenere vivo l'amore e non fate altro" dissi osservandolo.
"Non vuoi un'altra femmina?" mi chiese facendomi ridere.
"Va bene. Divertitevi e fate i bravi".
"Noi? Voi!" ci disse uscendo ed io guardai Daniel.
"Non mi fido, sapete bene che abbiamo dubbi sul fatto che ci spiano" loro tre annuirono, era un pensiero comune.
"Quindi?".
"Porto James, siete grandi? Ordinate il MC ed aprite solo al fattorino, niente feste, torno preso" loro tre annuirono, erano già stati da soli in casa e così uscii.
Misi James all'interno del marsupio, mia mamma aveva comprato una sorta di marsupio da mettere sulla schiena online e James si divertiva, andava bene ora che era grande.
"Amore mio, fai la nanna, sei coperto?" gli chiesi vestendolo, lui rideva e si prese il ciuccio, gli diedi la maglietta di Justin e dopo qualche passo fuori casa, già dormiva.
Avevano preso la mia macchina così andai a piedi, arrivai davanti a scuola dopo 15 minuti e beccai Clay subito.
"Che cazzo ci fai qui?" chiedemmo insieme senza capire perché fossimo entrambi lì.
"I miei genitori ed i tuoi genitori con altri sono entrati a scuola" mi disse.
"Io ho seguito la strada della macchina, l'hanno parcheggiata... Perché sono qui? Erano fuori ad un appuntamento" dissi.
"Anche i miei hanno detto la stessa cosa, ma papà porta fuori mamma solo a San Valentino, i tuoi genitori potevo ancora crederci" lo facevano più spesso.
"Si, ma solitamente mamma si porta James, mentre me lo lascia spesso a casa adesso. Senza svegliarlo, andiamo a vedere" dissi entrando con Clay e facendo pianissimo.
"Grazie al vostro incredibile sostegno" disse una voce che sembrava la voce di quello nuovo, Foundry.
"Viene dall'aula qui di fianco, quella delle assemblee" dissi e noi facemmo piano.
"Se piange?".
"Controlla che abbia il ciuccio e la maglia, non piange" dissi camminando vicino a lui.
"E ai fondi racconti in questo semestre, abbiamo avuto un enorme successo con una serie di nuova pratiche di sicurezza" c'era Foundry che parlava vicino a Bolan a un gruppo di genitori immenso, riconoscevo quelli di Jessica, di Alex, il papà di Charlie ed altri mai visti.
"Sta sera ci concentriamo sulla vita online dei vostri figli" io e Clay ci guardammo, ecco come sapevano tutto, glielo dicevano e ci spiavano come avevo pensato.
"Molto di voi hanno scaricato le app di Dave per leggere e-mail e messaggi, seguire le attività online e localizzare i vostri figli" ero sconvolta, perché i miei genitori erano coinvolti? Loro si fidavano.
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NOI DUE NON SAREMO NIENTE; Justin Foley
FanfictionCharlotte Martin era arrivata a Crestmont all'inizio del secondo anno di superiori, con aspettative troppo basse dopo quello passato nella vecchia città. Non sapeva, che, invece, avrebbe trovato nuovi amici, un nuovo possibile fidanzato, avrebbe vis...