11. Daniel

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La fresca aria autunnale mi regala respiri puliti, che non sanno d'alcool.

Ne avevo proprio bisogno.

Non piace neanche a me lo stato pietoso in cui da solo mi conduco, in quelle notti deleterie.

La notte è la mia più accanita assassina.

Per affrontarla ho bisogno di distorcere la realtà in cui vivo e quella in cui ho vissuto.

E l'unico miglior alleato che ho trovato è l'alcool. Il mio amato whiskey Talisker.

Prendo un respiro profondo.

Ho provato anche con il sesso. Spesso ha funzionato, devo ammetterlo. Non posso certo negarlo.

Ma riesco solo ad andare a letto con donne che contatto via Tinder, online.

Mi sento uno squallido nel recitare tutto quel finto copione del corteggiamento.

Nell'offrire da bere a qualcuna in un bar, quando non me ne importa nulla di niente e nessuno e voglio solo finirci a letto per dimenticare tutto.

Per dimenticare quello che ho fatto.

Però non ti senti squallido a contattare una ragazzina.

Dio. Riuscirò mai a scordarmi di ieri sera?

Era bella, però.

Si, era così bella quella piccola ragazza.

Smettila.

26, il mio autobus, eccolo.

Per fortuna il rumore della gente affollata l'una addosso all'altra, mi riporta alla lucidità.

Salgo e aspetto che questa mezz'ora di viaggio passi in fretta.

LA LUNA SA ASPETTAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora