80. Daniel❤️‍🔥🌶️

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Dio, questa ragazzina mi manderà al manicomio.

L'eccitazione mi sta divorando vivo.

Sento le sue mani che mi sfiorano il cavallo dei pantaloni.

Non ce la faccio più. Ho bisogno di vedere e sentire il suo corpo.

Quella camicetta blu, gliela prendo e strappo via, aprendo solo i primi bottoni e poi sfilandogliela delicatamente.

Impazzisco.

Ha un reggiseno nero in pizzo che sostiene un seno piccolo ma perfetto.

Ho voglia di leccarlo tutto, lentamente.

Non so da dove iniziare. È perfetta. È da baciare, leccare, mordere tutta.

Sto diventando matto.

La sento ansimare mentre apro la zip dei suoi pantaloni, e la vedo chinarsi per toglierseli da sola, sfilando prima i suoi stivali neri.

Mi fermo perché ho bisogno di guardarla.

I miei occhi non credono alla meraviglia che si trovano di fronte.

E tu, quella sera l'hai cacciata via. Che coglione.

È uno spettacolo e io non merito tutto questo.

Rimango incantato e quasi paralizzato, davanti a lei.

«Cosa c'è?», chiede lei provocandomi con quel suo sorriso.

«Sei una meraviglia...», le sussurro avvicinandomi al suo viso e baciandola piano.

È un connubio di erotismo e dolcezza. Mi fa impazzire.

Mi morde le labbra mentre si toglie da sola il reggiseno e lo fa cadere piano a terra.

No, così è troppo.

Le afferro il collo con le mani e non smettendola mai di baciare la conduco verso la camera da letto.

«Sei sicura?», le sussurro piano tra respiri affannosi e brividi di eccitazione.

Quel pensiero di salvaguardarla non riesco a togliermelo dalla testa. Il pensiero che ha trent'anni in meno di me è fisso nella mia mente.

Ma ormai è troppo tardi.

Voglio solo che lei sia davvero sicura di farlo. Perché da qui non si torna più indietro.

Stacca le sue labbra dalle mie e mi guarda con quegli occhi profondi. Ogni volta è una coltellata al petto.

«Smettila di fare domande e prendimi adesso, ti prego».

Dio, mai una frase mi ha fatto così eccitare come questa, pronunciata da quelle labbra rosse, contornate da un rossetto ormai più che sbavato.

Le poggio il pollice sulla bocca, e lei inizia a morderlo e succhiarlo.

Basta.

La prendo e la butto sul letto.

Tiro giù la zip dei pantaloni e li lancio in aria.

Poi, delicatamente, mi chino su di lei e inizio a baciarla lentamente.

LA LUNA SA ASPETTAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora