12. Daniel

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Mi ritrovo davanti allo specchio per la seconda oggi. Questa mattina con l'intento di rendermi il più presentabile possibile e questa sera con la missione di essere l'uomo affascinante di cui Cloe si era innamorata.

Sì. Mi era mancata così tanto. Mi è bastata riguardarla di nuovo negli occhi per capire che il me di dieci anni fa ha fatto forse una delle più grandi cazzate della sua vita, e se ora ci fosse anche solo una minima possibilità di rimediare, vorrei coglierla. Devo coglierla. Devo raccontarle tutta la verità e sapere come lei ha vissuto dopo il mio orribile comportamento. Quella decisione necessaria che ho preso per tutti e due, per il suo bene. O almeno spero sia stato effettivamente così.

Guardo il mio riflesso, sistemando al meglio i capelli e dando un piccolo ritocco alla barba. Aggiusto il colletto della camicia azzurra che ho deciso di indossare, abbinata ai miei pantaloni beige preferiti.

Sono pronto. E agitato. Tremendamente agitato. Come fosse la prima volta.

Sono in anticipo. Talmente tanta era l'agitazione che ora sono costretto ad aspettare un'ora seduto sul divano, per la fretta di essermi preparato troppo presto.

Per l'ansia di rivederla.

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