Non puoi scappare. Ormai sei qui.
Davanti alla sua porta cerco invano di calmarmi.
Respiro profondamente e senza pensarci lascio che la mia mano suoni il campanello.
Sento il rumore avvicinarsi per aprirmi e vedo la maniglia abbassarsi.
Il cuore salta un battito.
Dio, se è bello.
Il blu gli dona davvero molto. Fa risaltare il colore dei capelli e della barba argentata.
E quegli occhi verdi, mi erano mancati.
«Buonasera, Daniel», dico imbarazzata ancora sulla soglia.
«Buonasera, Cloe, accomodati», mi risponde con quella sua voce calda.
Entro nel salone e questa volta mi concedo del tempo per osservarlo meglio.
Per guardare bene quelli che adesso so essere dei dipinti realizzati da lui.
Quante lune.
Sono affascinata da ogni quadro raffigurante la luna.
Deve piacergli proprio quanto me.
Sento il rumore della porta chiudersi alle mie spalle e lui avvicinarsi piano.
«Ho notato che ti piace la Luna», mi dice ridendo, «forse anche più di me»
Un brivido mi corre lungo la schiena.
Vorrei poterlo tirare a me e dimostrargli in questo momento che non è proprio così, ma scelgo di rispondere con l'ironia.
La mia benedetta ironia, l'arma che sa difendermi meglio di qualunque altra cosa e sa tirarmi fuori dalle situazioni più scomode.
«E chi ha mai detto che mi piaci?», rispondo mentre continuo ad osservare le pareti pieni di dipinti.
Lo sento ridere.
Mi basta sentirlo senza neanche vederlo, e una scintilla mi si accende dentro.
Quest'uomo riesce a rimettermi al mondo solo ridendo.
Mi giro e lo trovo a pochi passi da me.
Se lo guardo negli occhi è finita.
«Che profumino, cosa offre questa sera lo chef?», chiedo spostandomi piano verso la cucina adiacente al salotto.
«Pasta al pesto con i gamberi. Spero sia di tuo gradimento, signorina.», risponde seguendomi, con voce quasi provocatoria.
«Adoro i gamberi!», rispondo entusiasta.
«Allora butto la pasta, l'acqua sta quasi per bollire. Hai fame?»
«Abbastanza»
«Per l'occasione ho tirato fuori anche una bottiglia di vino bianco, ti piace?», chiede mentre butta la pasta nella pentola e attiva il timer di dieci minuti sull'orologio.
«In realtà non mi piace molto bere, ma per oggi farò un'eccezione, un bicchiere te lo concedo», rispondo sorridendo.
Mi basta parlare con lui anche solo un secondo e tra noi si crea una complicità tale per cui anche l'ansia svanisce e esce la parte più ironica, maliziosa e divertente di me.
Si avvia verso il tavolo e versa il vino nei bicchieri.
«Allora mentre la pasta si cuoce brindiamo»
Mi avvicino a lui e prendo il bicchiere che mi sta porgendo, con quel suo sorriso sempre sul viso.
«A cosa brindiamo?», chiedo fissandolo in quegli occhi pericolosi.
«A questa serata, che spero non sia tragica come la prima», risponde quasi imbarazzato.
«Beh, questo dipende da te...»
Tocco leggermente il suo bicchiere con il mio, e sorridendo bevo un sorso di vino.
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LA LUNA SA ASPETTARE
ChickLitQuesta è la tormentata e profonda storia di una giovane ragazza depressa e di un professore d'arte di 30 anni più grande di lei. ❤️🔥📖🌙 . [Trama più dettagliata] Cloe, una giovane poetessa dalla vita spezzata, trova rifugio nelle braccia di scono...