5. Cloe

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Sono commossa dalla quantità di gente che oggi si è riunita qui per me, per il mio sogno finalmente realizzato. Sono circondata da tantissime persone che si congratulano con me e che vogliono sapere la mia storia e come ho fatto a raggiungere tutto questo ad una così giovane età.

La potenza dei sogni. Non ha età.

Amira mi è sempre accanto, presentandomi spesso uomini e donne mai viste prima e spiegandomi il loro ruolo nel mondo dell'istruzione e dell'istruzione. Sto intrattenendo una conversazione con un editor di un'altra casa editrice quando all'improvviso mi fermo. Mi assento. I miei occhi sono fissi verso l'uscita del bagno e per un attimo il mondo intorno a me smette di muoversi.

Ma quello...?

Non può essere....

Dieci anni. Dieci anni e lo riconoscerei ancora ad occhi chiusi.

Daniel.

Lo vedo immobile nel suo solito completo, lì in piedi all'angolo del bagno. Mi fissa. Tiene stretta una busta in mano.

Non riesco a muovermi.

In quel secondo di tempo, che mi sembra infinito, mi passano davanti agli occhi gli istanti passati insieme. Ho avuto altre storie dopo Daniel, altre relazioni più o meno importanti e lunghe, finite poi senza alcun rancore o tragedia.

Ma lui...

Quei pochi mesi passati insieme resteranno sempre nel mio cuore. Quello che mi ha fatto provare lui non l'ho più ritrovato in nessun altro. In quei pochi secondi mi torna in mente anche la fine della nostra storia, l'attimo preciso in cui ho sentito il mio mondo sgretolarsi e cadermi addosso. Visualizzo quel ricordo, ma senza rancore. È stato giusto così. Non sarei mai arrivata dove sono adesso se le cose fossero andate diversamente. L'odio e la delusione che ho provato per Daniel mi ha dato la motivazione e la forza di contare solo su me stessa e di andare a raggiungere i miei sogni. E poi ad essere onesta, non avrei ricominciato a scrivere le poesie che poi ho pubblicato se lui non mi avesse spezzato il cuore. Tutto sommato lo devo ringraziare.

Accenno un sorriso. Un sincero sorriso.

Dopo dieci anni, è ancora così affascinante. Quasi mi sembra di avvertire un tremolio nello stomaco.

Non so se avvicinarmi e raggiungerlo per salutarlo o aspettare che lo faccia lui. Non riesco a decidermi sul da farsi poiché un altro gruppo di persone a me sconosciute mi circonda ed inizia a parlarmi e a farmi domande. Coprendo l'immagine di Daniel.

Il mondo torna a muoversi ed io ritorno in me.

LA LUNA SA ASPETTAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora