65. Cloe

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Tornata a casa tocco le coperte del mio letto, in questa fresca sera d'ottobre e non riesco a non pensare a quel bacio.

Sento le sue labbra ancora sulle mie. Riesco ancora a percepire quella sensazione del mondo che svanisce, appena le nostre bocche si sono incontrate.

Niente aveva importanza in quel momento, c'eravamo solo noi e per un attimo tutto mi è sembrato possibile.

Forse posso davvero riuscire ad amare qualcuno, davvero. Forse posso essere amata, considerata.

Forse per la prima volta nella mia vita qualcuno accetterà di navigare nelle tempeste che mi sbattono dentro, e lo farà nonostante la paura di affogare.

Se un solo suo bacio mi conduce a questi pensieri, non oso immaginare cosa potrebbe succedere alla cena.

Domani, oddio.

Il mio primo vero appuntamento. Non so come comportarti.

Cosa devo indossare? Di cosa devo parlare? Dovrò trattenermi o lasciarmi andare?

Questa notte i pensieri non mi lasciano dormire.

Un sorriso mi compare sul viso, all'improvviso.

Forse mi sento felice.

Forse per la prima volta sento qualcosa di forte, a cui non so dare un nome.

Non riesco ad avere il controllo su me stessa e la cosa mi fa quasi paura.

Mi giro e rigiro, alternando sorrisi a fremiti di cuore.

Mi addormento sullo sfondo dei suoi occhi, che sento ancora inchiodati ai miei. 

LA LUNA SA ASPETTAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora