129. Cloe

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Non gliel'ho detto, il mio quadro preferito di Van Gogh. Chissà come avrebbe potuto reagire.

Campo di grano con volo di corvi. Il dipinto che più mostra l'animo tormentato, depresso e straziato dell'artista. In ogni pennellata di quel quadro rivedo ogni giorno passato a letto, chiusa in camera agli inizi della mia depressione. Quando le forze di reagire ancora non le avevo. Quando tutto mi sembrava un vortice nero e la vita non aveva alcun senso. È un professore d'arte, conosce benissimo i significati di ogni dipinto, compreso le vite degli artisti. Li ha studiati per quasi tutta una vita.

"Il mio quadro preferito è Campo di grano con volo di corvi", come avrebbe potuto prendere una tale affermazione? Si sarebbe fatto delle domande. Non sono ancora pronta a parlare della mia depressione, ora che forse sto iniziando a stare meglio. Per di più ne avrebbe anche parlato in una lezione. Non riesco ad immaginarmi seduta in mezzo ad una folla di studenti mentre spiega i significati di quel quadro che io non solo conosco a memoria ma che ho vissuto sulla mia pelle.

«Eccoci arrivati».

Il turbinio di pensieri in cui mi sono rinchiusa mi ha fatto perdere la cognizione del tempo. Siamo davanti al cancello di casa mia. Quell'orrenda villa così enorme che non fa altro che farmi sentire fottutamente piccola.

«Grazie di avermi accompagnata», mi tolgo la cinta e mi sporgo verso di lui per baciarlo dolcemente. Lascio che il colletto della sua polo, impregnato del suo profumo, mi sfiori il mento.

«Grazie di essere rimasta con me ieri sera. Grazie di tutto.» Risponde prendendomi il viso tra le mani e accarezzandomi delicatamente le guance. «Ti scrivo più tardi», poi mi bacia.

«A più tardi e buon lavoro», gli sorrido mentre prendo la borsa da mare e scendo dalla macchina. Rimango ferma davanti al cancello mentre lo vedo sorridermi e rimettere in moto.

Lo osservo sfrecciare via, consegnandomi di nuovo alla solitudine di questa casa. Ma sorrido. Perché ciò che provo mi fa sentire la sua presenza anche quando lui non c'è. 

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