LA LUNA SA ASPETTARE

67. Cloe

Dovrò stendere un tappeto rosso ai piedi del mio capo per il prossimo mese.

Anche oggi gli ho chiesto il permesso di lavorare solo di mattina e poter staccare alle 15.00.

E stranamente me l'ha concesso, di nuovo.

Lavoro con fatica, muovendomi avanti e indietro, ed offrendomi di svolgere anche mansioni che di solito non mi competono.

Ma l'adrenalina mi invade il corpo da stamattina e non mi concede di restare ferma un secondo. Anche perché, se ciò accadesse andrei nel panico.

Questa sera ho la cena. Ho un'agitazione mai provata prima.

«Va tutto bene, Cloe?», mi chiede il capo con un sorriso ed un tono ironico.

«Si, perché?», rispondo io, quasi ridendo.

«Sei più pimpante del solito, e stai sorridendo da stamattina. Molto strano per te»

Molto strano per te.

Quelle parole mi fanno riflettere su quanto una persona possa influenzare la nostra vita.

E su come gli altri ti considerano, solo osservandoti da fuori.

Strano per me ridere?

Non ho mai pensato a me stessa come una ragazza che non ride. Una ragazza noiosa, scontrosa o apatica.

Ma forse è quello che la depressione mi ha portata ad essere.

Forse è da troppo tempo che non mi guardo davvero per quella che sono invece che per quella che sono stata costretta ad essere, per ragioni esterne a me.

E la paura di cambiare c'è.

Da ieri ad oggi, per gli occhi esterni, sembro una ragazza diversa, tanto da chiedermi se tutto sia apposto.

La cosa mi spaventa.

Il pensiero che qualcuno, che lui, possa cambiare il mio umore e addirittura il mio modo di percepire la vita, mi terrorizza.

Perché oggi grazie a lui sorrido come non ho mai fatto prima d'ora, chissà se però arriverà il giorno che per causa sua io mi ritroverò a stare così male da rimettere in discussione ogni dolore provato in precedenza.

«Forse da oggi ci sarà una nuova me», rispondo al capo facendogli un occhiolino e spostandomi a sparecchiare un tavolo.

Non devo permettere ai miei soliti pensieri intrusivi di distruggere quel poco di felicità che mi è finalmente concesso provare.

Tengo la mia mente occupata, continuando a pulire bicchieri, sistemando scaffali e preparando caffè.

Aspettando l'attimo di poter di nuovo posare labbra e occhi su di lui.