68. Daniel

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Questa mattina ho un'incredibile voglia di fare lezione.

La mia passione per ogni quadro di cui parlo, è visibilmente palpabile se il dipinto in questione riesce a raccontare attimi della mia vita o persino i miei stati d'animo.

Klimt.

Oggi sarà lui a parlare per me.

Per noi.

Poggio la mia solita giacca blu scuro sulla sedia, raccolgo i miei appunti da sopra il tavolo nel mio studio, e scendo di corsa in aula magna.

Sorridendo persino agli studenti che incontro per le scale.

Riuscire a farmi sorridere dal nulla, quella ragazzina è magica.

«Buongiorno, ragazzi. Come state? Pronti per la lezione di oggi?», esordisco con un'enfasi mai mostrata prima.

Vedo i miei studenti guardarsi tra di loro, scambiarsi sorrisi e poi annuire.

«Oggi tratteremo un'artista che ha realizzato uno dei quadri sull'amore più belli di sempre. Sto parlando di Klimt e del suo dipinto Il bacio.»

Dipinto così famoso ed amato, che noto subito lo sguardo estasiato di molti dei miei alunni.

Vai Klimt, dammi la forza per questa sera.

Preparo il mio solito proiettore e inizio a raccontare del bacio di quegli amanti.

Quanto vorrei baciarla adesso.

Gustav Klimt, Il Bacio, 1907

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Gustav Klimt, Il Bacio, 1907.

«Ammirate la meraviglia di questo quadro! Osservate i colori e la bellezza dei dettagli. I due protagonisti sono circondati da tutto questo oro, che quasi sembrano illuminarsi. Quasi riusciamo a percepire la preziosità di quel loro momento», mentre racconto riesco a pensare solo a lei.

Riesco a vedere solo lei e me in quella scena.

«L'artista ha voluto rappresentare un bacio tra due amanti, tra un uomo ed una donna, e l'ha forse fatto nel modo più raffinato possibile».

«Lo sfondo è neutro, astratto, monotono, come se non importasse il luogo dove sta avvenendo la loro unione. In fondo quando due si amano riescono a trascendere ogni cosa.»

In quel bacio lei mi ha elevato persino oltre i limiti del cielo.

«Interessante notare però che i due sembrano trovarsi su un piano fiorito. Fiori che, secondo me, rappresentano il fiorire di entrambi, sotto le acque curative dell'Amore.»

Dio, quanto sono poetico oggi.

Quasi rido di me stesso.

«L'uomo e la donna sembrano avere delle vesti ricoperte d'oro, e sebbene i dettagli dell'una e dell'altra siano diversi tra loro, le percepiamo comunque unite e fuse insieme. Come l'incontro tra due universi, diventato improvvisamente uno.»

Il suo universo. Voglio fonderlo con il mio. Fonderlo ma non contenerlo.

Voglio che lei si espanda oltre ogni limite possibile. Che fiorisca fino al punto di ricoprire con il suo prato anche le mie di stelle.

«I due sono abbracciati, fusi insieme, e l'uomo bacia la donna all'angolo della bocca, con decisione e convinzione. La stessa decisione con cui lei si abbandona tra le braccia di lui, con un sorriso sereno e rilassato sul volto. Klimt, ragazzi, ha saputo rappresentare l'atto di totale fiducia e complicità tra due amanti. Quel loro reciproco abbandono, che li eleva sopra ogni cosa.» non smetto di guardare il dipinto, rapito come sempre dalla bellezza dei colori e delle forme.

«Alla fine cos'è l'amore, se non il perdersi l'uno nell'altro, solo per poi ritrovarsi davvero?», esordisco come se sapessi davvero cosa sia l'amore.

Io che non sono riuscito a sostenere mia moglie in un suo momento di difficoltà e l'ho addirittura condotta alla morte.

Dio. Riuscirò mai a scucirmi di dosso questa colpa?

Voglio solo perdermi in lei questa sera.

Voglio stringerla a me come nel dipinto, e concedere a me stesso di abbandonarmi completamente a lei.

Senza più freni.

Riprendo la lucidità mentre illustro altri quadri di Klimt e narro un po' della sua vita e della sua corrente artistica.

Contando le ore che mi separano da lei.

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