28. Cloe

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Oddio.

E ora cosa faccio?

Lo stronzo è qui, davanti a me.

Riesco solo a fissarlo, senza dire nulla.

Quegli occhi verdi, quanto ho desiderato poterli osservare ancora.

Sei patetica.

Nemmeno si ricorderà di te, è solo un ubriacone. Ricordati di quella sera e delle condizioni in cui si trovava.

Dagli il bicchiere e fai finta di niente.

Mi schiarisco la voce

«Ecco il suo whiskey», la voce mi esce sommessa e forse poco chiara.

«Grazie...», lo sento rispondere.

Sembra imbarazzato. Ma sarà solo la mia impressione.

Sento le sue mani afferrare il bicchiere, prima che io riesca a poggiarlo sul bancone, e nel farlo sfiora le mie.

Sento le sue mani afferrare il bicchiere, prima che io riesca a poggiarlo sul bancone, e nel farlo sfiora le mie

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Merda.

Ma perché questo stronzo deve farmi sempre effetto? E anche dopo che è passata una settimana? Dopo averlo visto una sola volta per un solo attimo...ed essere stata pure rifiutata.

Devo andarmene da lì.

Lascio la presa sul bicchiere, ormai sicuro tra le sue mani, e corro a sparecchiare un tavolo.

Cercando di riprendere il respiro trattenuto fino a quel momento.

LA LUNA SA ASPETTAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora