21. Cloe

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Dio.

Al contatto del suo corpo con il mio perdo ogni lucidità. Mi tornano in mente tutti gli attimi vissuti in questo stesso letto, anni e anni fa. Niente è cambiato. Questa complicità che continuiamo ad avere, nonostante tutto, non so spiegarmela. E realizzo solo ora di non averla mai più provata con nessuno.

Lo sento scendere verso il basso per togliermi anche gli slip, mentre lo vedo sfilarsi anche i suoi.

Ci siamo.

La voglia che ho non può essere spiegata a parole. Voglio disperatamente sentirlo dentro di me e lasciare che riempia ogni mio vuoto, ogni mio spazio libero. Mentre si posiziona con cautela il preservativo lo guardo affascinata.

Quest'uomo mi farà sempre esplodere qualcosa dentro di inspiegabile. È incredibile.

Mi sorride e si avvicina piano verso di me, stringendomi le mani sopra la testa ed entrando piano in me. Il gemito finalmente trattenuto esce libero e rimbalza sulle pareti di questa stanza.

«Daniel...», sussurro affannata, mentre le sue labbra mordono le mie.

«Cloe...», mi risponde tra i gemiti.

«Mi sei mancato...»

«Tu non immagini quanto ho sognato questo momento», e mentre risponde tra gli affanni si fa sempre più strada dentro di me, lasciandomi senza più risposte. Sento il sudore dei nostri corpi toccarsi e scivolare su di noi. Le mie unghie si aggrappano alla sua schiena, per spingerlo sempre di più verso di me. Lo bacio, lo tocco, lo graffio piano, per sentire la realtà di questo momento. Per assaporarne ogni attimo e non lasciare che nulla sfugga ai miei sensi. Voglio inebriarmi completamente di lui e della sensazione che provoca sul mio corpo ogni volta che mi sfiora. Voglio eclissarmi da me stessa e questa volta non per evasione. Non è evasione quella che cerco, come facevo anni fa. Adesso è puro desiderio di elevarmi dal mondo terreno per giungere qualcosa di trascendentale, insieme a lui. Voglio godere per il semplice gusto di farlo e di sentire anche lui fare lo stesso.

D'improvviso lo prendo e butto a terra accanto a me, per concedermi la possibilità di sedermi sopra di lui e guidare l'amore al mio ritmo. Voglio dare libero sfogo a quel fuoco che mi sta bruciando fin dentro le viscere. Gli poggio entrambe le mani sul petto mentre con dolci movimenti oscillo avanti e indietro. Le sue mani mi stringono i seni. Lo guardo dritto negli occhi e gli sorrido, con la consapevolezza di chi sta vivendo l'atto d'amore più voluto e sentito di sempre.

Lo sento, avverto il suo corpo giungere quasi al limite, mentre la stanza si riempie di respiri affannati, gemiti ed urla.

La libertà di due anime e corpi che fanno l'amore, senza curarsi del mondo esterno.

Gli permetto di sedersi, così da riuscire a stringermi forte mentre continuo a muovermi sopra di lui. Gli afferro la testa contro il mio petto e gli infilo una mano tra i capelli mentre con l'altra mi tengo alla testiera del letto.

Questo è il paradiso.

Lo sento tremare sotto di me e raggiungere un ritmo di respirazione sempre più veloce. Dentro di me sento quella vampata di calore che comincia dal basso, fino a risalire piano lungo tutto il corpo.

Dio, ci siamo.

Le sue mani affondano nella mia schiena per non cadere. Afferro la testiera con più forza che ho e finalmente le nostre urla di piacere inondano la stanza, una dopo l'altra.

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⏰ Ultimo aggiornamento: 10 hours ago ⏰

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